La Romania sostiene l’integrità territoriale dell’Ucraina
Dopo che la Russia si è ritirata, a metà luglio, da un accordo che consentiva all’Ucraina di esportare la sua produzione agricola — essenziale per la sicurezza alimentare mondiale — i ripetuti bombardamenti russi sui porti marittimi e fluviali ucraini hanno distrutto più di 270.000 tonnellate di grano, affermano le autorità di Kiev. Solo nella notte tra martedì e mercoledì, ad esempio, un nuovo bombardamento contro il porto di Ismail, situato sul Danubio – un punto essenziale per il trasporto del grano – ha distrutto 13.000 tonnellate di grano, spiega il ministro ucraino dell’infrastruttura, Oleksandr Kubrakov. Diversi terminali di grano e magazzini privati sono stati distrutti, ma anche alcune infrastrutture per il trasporto merci. A Bucarest, le azioni di Mosca in Ucraina sono condannate dalle autorità.
“Sono inorridita dai continui attacchi della Russia contro il porto di Ismail. Le truppe russe fanno del male regolarmente ai civili ucraini e prendono di mira le infrastrutture di base per l’esportazione di grano. Questi sono crimini di guerra. La Romania e la comunità internazionale consegneranno alla giustizia tutti i colpevoli”, ha dichiarato su una rete sociale il capo della diplomazia romena, Luminița Odobescu. Bucarest continuerà a sostenere lUcraina “nella sua coraggiosa lotta per recuperare pienamente la sua integrità territoriale”, ha affermato allo stesso tempo la ministra romena, che mercoledì ha avuto un intervento online nellambito del terzo vertice della Piattaforma Internazionale di Crimea. Secondo le autorità ucraine il vertice ha visto partecipare rappresentanti di oltre 60 Paesi e organizzazioni internazionali. “Sono passati 18 mesi dallinizio dellinvasione russa”, ha sottolineato Luminița Odobescu aggiungendo che “laggressione della Russia non è iniziata con la guerra scoppiata il 24 febbraio 2022, ma con lannessione illegale della penisola di Crimea nel 2014.”
“I recenti attacchi sconsiderati contro i porti ucraini sul Danubio, molto vicini al confine con la Romania, mostrano, ancora una volta, il desiderio della Russia di amplificare questo conflitto”, ritiene Luminița Odobescu. “Sosterremo il popolo ucraino e il suo diritto sovrano a decidere liberamente sul proprio futuro, senza interferenze esterne”, ha aggiunto la ministra romena: “Donetsk è lUcraina, Kherson è lUcraina, Lugansk è lUcraina, Zaporiggia è lUcraina, la Crimea è lUcraina”. “La Romania continuerà a sostenere lindipendenza, la sovranità e lintegrità territoriale dellUcraina, allinterno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti”, ha aggiunto Luminiţa Odobescu, sottolineando che Bucarest è stata accanto al Paese confinante dal primo giorno di guerra e continuerà a stare a suo fianco fino alla “vittoria finale”. La ministra romena ha parlato anche di casi di violazione dei diritti umani nei territori ucraini occupati dalle forze russe, considerando tali azioni crimini di guerra.
Corina Cristea, 24.08.2023, 14:31
Dopo che la Russia si è ritirata, a metà luglio, da un accordo che consentiva all’Ucraina di esportare la sua produzione agricola — essenziale per la sicurezza alimentare mondiale — i ripetuti bombardamenti russi sui porti marittimi e fluviali ucraini hanno distrutto più di 270.000 tonnellate di grano, affermano le autorità di Kiev. Solo nella notte tra martedì e mercoledì, ad esempio, un nuovo bombardamento contro il porto di Ismail, situato sul Danubio – un punto essenziale per il trasporto del grano – ha distrutto 13.000 tonnellate di grano, spiega il ministro ucraino dell’infrastruttura, Oleksandr Kubrakov. Diversi terminali di grano e magazzini privati sono stati distrutti, ma anche alcune infrastrutture per il trasporto merci. A Bucarest, le azioni di Mosca in Ucraina sono condannate dalle autorità.
“Sono inorridita dai continui attacchi della Russia contro il porto di Ismail. Le truppe russe fanno del male regolarmente ai civili ucraini e prendono di mira le infrastrutture di base per l’esportazione di grano. Questi sono crimini di guerra. La Romania e la comunità internazionale consegneranno alla giustizia tutti i colpevoli”, ha dichiarato su una rete sociale il capo della diplomazia romena, Luminița Odobescu. Bucarest continuerà a sostenere lUcraina “nella sua coraggiosa lotta per recuperare pienamente la sua integrità territoriale”, ha affermato allo stesso tempo la ministra romena, che mercoledì ha avuto un intervento online nellambito del terzo vertice della Piattaforma Internazionale di Crimea. Secondo le autorità ucraine il vertice ha visto partecipare rappresentanti di oltre 60 Paesi e organizzazioni internazionali. “Sono passati 18 mesi dallinizio dellinvasione russa”, ha sottolineato Luminița Odobescu aggiungendo che “laggressione della Russia non è iniziata con la guerra scoppiata il 24 febbraio 2022, ma con lannessione illegale della penisola di Crimea nel 2014.”
“I recenti attacchi sconsiderati contro i porti ucraini sul Danubio, molto vicini al confine con la Romania, mostrano, ancora una volta, il desiderio della Russia di amplificare questo conflitto”, ritiene Luminița Odobescu. “Sosterremo il popolo ucraino e il suo diritto sovrano a decidere liberamente sul proprio futuro, senza interferenze esterne”, ha aggiunto la ministra romena: “Donetsk è lUcraina, Kherson è lUcraina, Lugansk è lUcraina, Zaporiggia è lUcraina, la Crimea è lUcraina”. “La Romania continuerà a sostenere lindipendenza, la sovranità e lintegrità territoriale dellUcraina, allinterno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti”, ha aggiunto Luminiţa Odobescu, sottolineando che Bucarest è stata accanto al Paese confinante dal primo giorno di guerra e continuerà a stare a suo fianco fino alla “vittoria finale”. La ministra romena ha parlato anche di casi di violazione dei diritti umani nei territori ucraini occupati dalle forze russe, considerando tali azioni crimini di guerra.