La Romania non può aderire all’eurozona
România Internațional, 08.06.2016, 16:53
La Romania non adempie ancora alle condizioni necessarie per ladesione alleurozona. Lo rileva il rapporto di convergenza per il 2016 della Commissione Europea reso pubblico martedì. Nella stessa situazione si trovano altri sei stati membri, che hanno ottenuto una deroga dalla CE – Bulgaria, Ungheria, Polonia, Croazia, Rep. Ceca e Svezia. Secondo il documento, nessuno di questi Paesi riunisce tutti e 5 i criteri di convergenza. La Romania adempie solo a tre di essi: la stabilità dei prezzi, le finanze pubbliche – un deficit di bilancio inferiore al 3% del PIL e un debito pubblico inferiore al 60% del PIL – e gli interessi.
Per quanto riguarda linflazione, eccezion fatta per la Svezia, tutti gli stati analizzati si piazzano sotto il livello dello 0,7%. Anche se attualmente linflazione in Romania è negativa, in futuro cè il rischio di pressioni inflazionistiche che le autorità di Bucarest devono tener presenti, si aggiunge ancora nel rapporto dellesecutivo comunitario. Un altro criterio già adempiuto riguarda gli interessi: il tasso di riferimento è stato stabilito al 4% e tutti i Paesi analizzati, la Romania inclusa, si sono piazzati sotto questo livello. Invece la legislazione romena non è perfettamente compatibile con i provvedimenti del Trattato di Maastricht e non è osservato neanche il criterio sul tasso di cambio. Infatti, nessuno dei 7 Paesi ha portato a compimento il criterio relativo alla stabilità del tasso di cambio, perché non sono entrati nel meccanismo che precede il passaggio alleuro. Tuttavia, il tasso di cambio leu-euro ha registrato fluttuazioni relativamente limitate negli ultimi 2 anni, rispetto ad altre monete della regione.
Il rapporto di convergenza analizza anche altri fattori, tra cui la bilancia dei pagamenti e lintegrazione dei mercati finanziari, che offrono unimmagine sulla capacità degli stati membri di integrarsi senza difficoltà nelleurozona. Secondo la Commissione, leconomia della Romania è bene inserita nelleurozona, sia dal punto di vista dellinterscambio commerciale, sia dal punto degli investimenti. Il commercio con gli stati membri delleurozona ammonta al 25% del PIL della Romania nel 2015.
Secondo lo stesso rapporto il settore finanziario è bene integrato nellUE, soprattutto grazie alla forte presenza delle banche straniere, ma il grado di intermediazione finanziaria è molto basso.
Daltra parte, però, lambiente daffari della Romania registra performance molto più basse rispetto alla maggior parte degli stati UE. Bucarest aveva fissato una data per ladesione alleurozona – la metà del 2019 – che non è più di attualità. Il Governo ha precisato di mantenere limpegno sul passaggio alla moneta unica europea, ma una nuova data esatta sarà annunciata quando la Romania ci sarà preparata. (traduzione di Gabriela Petre)