La Romania ha presieduto il primo Consiglio Affari Generali
La Romania promette di essere un mediatore onesto che mantenga l’unità e la coesione dell’UE durante il suo mandato di presidenza del Consiglio dei ministri dell’UE. Lo ha dichiarato a Bruxelles il ministro con delega agli affari europei, George Ciamba, al Consiglio Affari Generali, la prima riunione presieduta dalla Romania dal 1° gennaio, quando ha assunto la presidenza semestrale. Il ministro ha presentato le priorità della Presidenza, puntando sui quattro pilastri del mandato romeno: l’Europa della convergenza, l’Europa della sicurezza, l’Europa — protagonista regionale e l’Europa dei valori comuni. In riferimento al contesto europeo in cui si svolge il mandato della Romania, segnato da una serie di processi complessi come la Brexit, i negoziati sul futuro quadro finanziario, la tappa finale del processo di riflessione sul futuro dell’Europa, le elezioni per il Parlamento Europeo a maggio 2019, Ciamba ha affermato che l’Unione ha bisogno, più che mai, di una maggiore unità e coesione. George Ciamba: “La convergenza è molto importante per la Romania, il nostro slogan è “La coesione, un valore comune europeo”. Allo stesso tempo, la coesione è un processo che non solo rafforza il mercato unico, ma porta benefici ai cittadini. Si tratta di creare posti di lavoro, di creare crescita economica per il nostro Paese e per il resto dell’Europa. Quindi è molto importante per noi che non si verifichi alcun fenomeno di discriminazione nei confronti dei cittadini europei”.
Daniela Budu, 09.01.2019, 13:35
Inoltre, la Romania si augura di ottenere risultati concreti e di concludere accordi politici su molti progetti, affinché sia creato il quadro per l’adozione del nuovo budget dell’UE nell’autunno di quest’anno. I ministri hanno parlato anche della disinformazione quale minaccia alla democrazia nell’UE. La Romania ha proposto questo argomento per l’agenda, mentre il ministro George Ciamba dichiarava che sono necessari sforzi e azioni congiunte da parte degli stati membri in tal senso, soprattutto in vista delle elezioni europee di maggio. Tornando allo slogan della presidenza romena — la politica di coesione, Bucarest ha previsto, per il futuro esercizio di bilancio europeo 2021-2027, uno stanziamento alla politica di coesione maggiore dell’8% rispetto all’attuale budget pluriennale. La commissaria europea per la politica regionale, Corina Creţu, ha scritto, su una rete sociale, che per il periodo post-2020, la Commissione ha trasmesso al Parlamento la maggiore proposta di stanziamento alla politica di coesione finora – 373 miliardi di euro in tutto per l’intera Unione Europea. Di questa somma, 31 miliardi saranno utilizzati per lo sviluppo dalla Romania.
Dal canto suo, la ministra dei fondi europei, Rovana Plumb, afferma che la Romania non ha perso alcun euro dei soldi messi a disposizione dall’UE. Ha spiegato inoltre che il grado di assorbimento è vicino a quello medio nell’Unione e che a fine anno sono state inviate alla Commissione più richieste di rimborso e che la Romania dovrebbe incassare altri 355 milioni di euro. Rovana Plumb: ”Non dimentichiamo che la Romania è partita da un tasso di assorbimento zero, e dal 2017 finora è arrivata al 26%. Questa percentuale del 26% è presentata anche sul sito della Commissione Europea. Ciò vuol dire quasi 8 miliardi di euro — investimenti di cui hanno beneficiato e continuano a beneficiare milioni di romeni, le autorità locali e l’intero ambiente d’affari”. Rovana Plumb ha aggiunto inoltre che il pacchetto per la coesione sarà gestito, durante la presidenza del Consiglio UE, dal Ministero dei Fondi Europei.