La Romania e la soluzione dei conflitti internazionali
Il presidente romeno Klaus Iohannis ha concluso la visita ufficiale negli Stati Uniti, nel corso della quale ha discusso con il vicepresidente Joe Biden del partenariato strategico tra i due Paesi. Il capo dello stato ha partecipato, accanto a leader dell’intero mondo, al vertice anniversario dell’ONU.
Daniela Budu, 30.09.2015, 14:49
Il presidente romeno Klaus Iohannis ha concluso la visita ufficiale negli Stati Uniti, nel corso della quale ha discusso con il vicepresidente Joe Biden del partenariato strategico tra i due Paesi. Il capo dello stato ha partecipato, accanto a leader dell’intero mondo, al vertice anniversario dell’ONU.
Invitato nell’ultimo giorno della visita alla riunione su temi di sicurezza energetica dei leader degli stati rivieraschi all’Adriatico, al Baltico e al Mar Nero, il capo dello stato ha ribadito il ruolo al quale la Romania adempierà sempre al beneficio della sicurezza degli alleati e in difesa dei valori democratici e nazionali comuni.
Nell’ultimo discorso tenuto a New York, Iohannis ha affermato che le Nazioni Unite devono essere meno tolleranti nei confronti dei conflitti congelati, compresi quelli nella regione della Transnistria, in Moldova (ex sovietica, a maggioranza romenofona) o in Ucraina.
La mancanza di azione in simili situazioni crea l’impressione erronea che gli ottenimenti illegali di territorio a scapito degli stati sovrani e indipendenti sono possibili e tollerati. E’ il caso della situazione in Ucraina, in riferimento alla quale le Nazioni Unite e il Consiglio di Sicurezza in particolare non hanno preso le misure di azione che sono preconizzate in conformità con la Carta dell’ONU, ha detto il presidente romeno.
Klaus Iohannis ha parlato anche della lotta al terrorismo. A suo avviso, la comunità internazionale deve fare di più per combattere il terrorismo con strumenti giuridici che includono il diritto penale internazionale, e la Romania e la Spagna fanno riferimento, in questo contesto, alla possibile creazione di una Corte Internazionale contro il terrorismo.
Presente a sua volta a New York, il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, ha ospitato, accanto al collega spagnolo Jose Manuel Garcia – Margallo l’incontro intitolato La via verso una Corte Internazionale contro il terrorismo. Idee e sfide. Il capo della diplomazia di Bucarest ha invitato gli stati partecipanti ad affiancarsi alla riflessione e al dibattito su questo tema avviato dalla Romania e dalla Spagna.
Jose Manuel Garcia-Margallo ha ringraziato il collega romeno per l’iniziativa relativa alla creazione della Corte, alla quale si è affiancato, e ha sottolineato la necessità della volontà politica al livello della comunità internazionale per contrastare il terrorismo tramite mezzi di diritto.
L’iniziativa sulla creazione di una Corte Internazionale contro il terrorismo è stata lanciata da Bogdan Aurescu il 9 febbraio 2015 in sede del Consiglio Affari esteri dell’Unione Europea. Attualmente, l’iniziativa rappresenta un progetto comune romeno-spagnolo.