La Romania e la sicurezza internazionale
La Romania invierà istruttori militari in Irak nellambito della coalizione internazionale contro lo Stato Islamico. Si tratta di 50 militari, istruttori, personale di stato maggiore e di sostegno dalle forze speciali, dal settore informazioni militari e forze terrestri, che si occuperanno delladdestramento dellesercito iracheno. Il presidente Klaus Iohannis ha chiesto al Parlamento lapprovazione della misione che si svolgerà solo questanno. Del resto, della crescita delle capabilità di lotta contro lISIS si è discusso questi giorni a Bruxelles, nellambito della riunione dei ministri della difesa della NATO. Su richiesta degli Stati Uniti, lAlleanza ha deciso di partecipare con una serie di aerei di sorveglianza. Presente alla riunione, il ministro romeno della Difesa Mihnea Motoc, ha spiegato che la decisione dei paesi NATO di sostenere la coalizione internazionale è stata presa nellambito di un riorientamento strategico ed è concentrata sullattivita dellorganizzazione allinterno dei confini iracheni.
Mihai Pelin, 12.02.2016, 16:06
La Romania invierà istruttori militari in Irak nellambito della coalizione internazionale contro lo Stato Islamico. Si tratta di 50 militari, istruttori, personale di stato maggiore e di sostegno dalle forze speciali, dal settore informazioni militari e forze terrestri, che si occuperanno delladdestramento dellesercito iracheno. Il presidente Klaus Iohannis ha chiesto al Parlamento lapprovazione della misione che si svolgerà solo questanno. Del resto, della crescita delle capabilità di lotta contro lISIS si è discusso questi giorni a Bruxelles, nellambito della riunione dei ministri della difesa della NATO. Su richiesta degli Stati Uniti, lAlleanza ha deciso di partecipare con una serie di aerei di sorveglianza. Presente alla riunione, il ministro romeno della Difesa Mihnea Motoc, ha spiegato che la decisione dei paesi NATO di sostenere la coalizione internazionale è stata presa nellambito di un riorientamento strategico ed è concentrata sullattivita dellorganizzazione allinterno dei confini iracheni.
“Abbiamo risposto, come nazione partecipante già da tempo alla coalizione anti ISIS, tramite un contributo incentrato sulla guida e consulenza nel settore delle forze speciali. Si tratta di 50 militari per missioni di addestramento atte a sviluppare questo tipo di capacità a livello delle forze irachene”, ha precisato il ministro romeno Mihnea Motoc.
Unaltra decisione importante dei ministri NATO riguarda il sostegno dellAlleanza alle operazioni di contrasto dei trafficanti di migranti nel Mar Egeo e di soccorso dei rifugiati. Nellambito della riunione è stato deciso il rafforzamento del fianco est della NATO per la difesa dei paesi dellEuropa centro-orientale contro le minacce della Russia, con un ulteriore dislocamento di truppe supplementari in Romania, Bulgaria, Polonia e negli Stati baltici.
La decisione risulta storica nel contesto in cui i rapporti tra lAlleanza Nord-Atlantica e Mosca hanno raggiunto negli ultimi due anni il più basso livello dopo la Guerra Fredda. Il segretario generale della NATO, Jens Stotlenberg, dichiara che la presenza dellAlleanza nellest sarà tanto grande quanto risulterà necessario, con lo scopo di ottenere un equilibrio tra le truppe dispiegate sul campo e le forze di rafforzamento che possono essere dislocate rapidamente. Il ministro romeno, Mihnea Motoc, ha assicurato i Paesi alleati che il termine per rendere operativo il sistema anti-missile di Deveselu, nel sud della Romania, che facilita lo sviluppo dellarchitettura NATO nella regione, sarà rispettato (2016) ed ha ribadito limpegno per laumento dei fondi stanziati dal bilancio alla difesa. Motoc ha affermato che la Romania resta impegnata anche in Afganistan tramite il mantenimento del livello attuale delle truppe, che contano 611 militari. (traduzione di Octavian Cordos)