La Romania e la sicurezza cibernetica
Contraddistinto dall’assenza delle frontiere, dal dinamismo e dall’anonimato, lo spazio cibernetico genera opportunità di sviluppo della società dell’informazione basata sulla conoscenza, ma anche rischi individuali, statali o transfrontalieri. In altre parole, oltre ai benefici incontestabili che l’informatizzazione porta alla società moderna, essa la può anche seriamente rendere vulnerabile. Un esempio recente è eloquente: a metà aprile, la nota tv francofona TV5 Monde, i cui programmi sono diffusi in oltre 200 Paesi del mondo, compresa la Romania, è stata bersaglio di un attacco cibernetico senza precedenti nella storia della televisione. TV5Monde ha sopeso per più ore le sue trasmissioni, dopo essere stata vittima degli hacker dell’autoproclamato Stato islamico, che hanno bloccato i suoi programmi, il suo website e le sue reti sociali.
Roxana Vasile, 12.05.2015, 15:17
Contraddistinto dall’assenza delle frontiere, dal dinamismo e dall’anonimato, lo spazio cibernetico genera opportunità di sviluppo della società dell’informazione basata sulla conoscenza, ma anche rischi individuali, statali o transfrontalieri. In altre parole, oltre ai benefici incontestabili che l’informatizzazione porta alla società moderna, essa la può anche seriamente rendere vulnerabile. Un esempio recente è eloquente: a metà aprile, la nota tv francofona TV5 Monde, i cui programmi sono diffusi in oltre 200 Paesi del mondo, compresa la Romania, è stata bersaglio di un attacco cibernetico senza precedenti nella storia della televisione. TV5Monde ha sopeso per più ore le sue trasmissioni, dopo essere stata vittima degli hacker dell’autoproclamato Stato islamico, che hanno bloccato i suoi programmi, il suo website e le sue reti sociali.
Di seguito, nella visione della Romania, la garanzia della sicurezza dello spazio cibernetico deve rappresentare una preoccupazione importante per tutti gli attori implicati, soprattutto a livello istituzionale. Riuniti a Bucarest, ad un vertice sulla sicurezza cibernetica, rappresentanti di 17 stati dell’Europa Centrale e Sud-orientale, membri o non membri dell’Ue e della Nato, hanno presentato le loro politiche nel settore e hanno cercato di individuare le opportunità di collaborazione regionale e internazionale. Stando al ministro degli Esteri, Bogdan Aurescu, la Romania, desidera ottenere attraverso il vertice a Bucarest una migliore cooperazione nella regione, ma anche un reale scambio di dati.
“La cooperazione sarà veramente efficace solo nella misura in cui tutti i partecipanti saranno disposti a condividere le informazioni che hanno. Per quanto riguarda gli incidenti di sicurezza, gli scambi di dati tra gli stati membri si sono svolti finora solo su basi informali o nell’ambito di scambi bilaterali regolamentati, e gli esercizi nel campo della sicurezza cibernetica sono ancora allo stato embrionale”, ha spiegato Aurescu.
L’obiettivo della Romania è di diventare un leader regionale nel campo della sicurezza cibernetica, che possa sviluppare assieme agli Usa, ha affermato, dal canto suo, il premier romeno Victor Ponta. Del resto, come sottolineava il vicesegretario Usa al Commercio, Bruce Andrews, la Romania si è dimostrata un leader nella tecnologia dell’informazione attraverso i suoi specialisti, il romeno essendo la seconda lingua, dopo l’inglese, parlata negli uffici della Microsoft. Un altro esempio di successo è la compagnia romena Bitdefender, che ha lanciato una soluzione rivoluzionaria di sicurezza cibernetica. In questo contesto, durante un incontro tra il premier Ponta e Bruce Andrews si è convenuta l’organizzazione, nell’ambito delle strutture del Partenariato Strategico Romania-Usa, di un Gruppo di lavoro sulla sicurezza cibernetica. Inoltre, stando a Bruce Andrews, tre compagnie americane di IT intendono sviluppare affari nell’Europa Centrale e Sud-orientale, inclusivamente in Romania.
(traduzione di Adina Vasile)