La Romania e la ricerca scientifica nucleare
Leyla Cheamil, 06.09.2016, 16:06
Momento
storico per la ricerca romena – la bandiera della Romania è stata issata lunedì
presso la sede dell’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare – CERN, sita
nei pressi di Ginevra (Svizzera). Il 17 luglio, la Romania è diventata il 22esimo
stato membro a pieni diritti del CERN, il maggiore centro di ricerca a livello
mondiale nel campo della fisica delle particelle elementari. E’ stato un
processo lungo, iniziato nel 1991, quando l’Organizzazione e il Governo di
Bucarest hanno firmato un accordo di collaborazione scientifica e
tecnica.
Presente
alla cerimonia di innalzamento della bandiera romena, il presidente Klaus Iohannis ha
sottolineato, per l’occasione, l’importanza dell’adesione della Romania per
l’ambiente scientifico e di ricerca.
La Romania è molto orgogliosa di
affiancarsi alla comunità CERN. Siamo consapevoli che lo statuto di membro del
nostro Paese rappresenta un riconoscimento internazionale dell’eccellenza della
ricerca romena che ha registrato risultati notevoli, ha detto Iohannis.
Klaus
Iohannis ha evocato i meriti dei ricercatori, degli ingegneri e dei tecnici
romeni che hanno partecipato, negli ultimi 20 anni, alle attività del CERN e
che, tramite la loro attività, hanno consolidato l’immagine del nostro Paese
all’estero. Attualmente, più di 170 fisici e ingegneri romeni di cinque
università e tre istituti di ricerca della Romania collaborano a nove progetti
dell’Organizzazione.
Il
capo dello stato ha incoraggiato i ricercatori romeni che gli hanno presentato
i progetti in via di svolgimento in cui sono coinvolti a sfruttare le
opportunità che si aprono con l’adesione della Romania al CERN.
Il
più importante beneficio ottenuto dopo che la Romania è diventata membro
dell’Organizzazione Europea per le Ricerche Nucleari, è l’impatto diretto
sull’attività di ricerca a lungo termine in Romania. Inoltre, la Romania ha
l’opportunità di produrre, sviluppare e fornire gli equipaggiamenti scientifici
necessari affinché i progetti di ricerca siano portati a compimento. Inoltre, lo
statuto di membro di questa organizzazione può facilitare il trasferimento di
tecnologia e perizia nel settore industriale romeno, con evidenti vantaggi
economici, ha affermato Iohannis.
Grazie
alla nuova qualità della Romania di stato membro, le compagnie, gli istituti di
ricerca e gli imprenditori romeni avranno a disposizione l’ampia gamma di
competenze tecnologiche e scientifiche del CERN, acquisite negli oltre 50 anni
di attività. D’altra parte, un progetto importante della ricerca nucleare romena
è Extreme-Light Infrastructure – Nuclear Physics, conosciuto anche come il
laser di Măgurele, il più forte laser del mondo. Secondo le previsioni, i
lavori di implementazione saranno ultimati a dicembre 2018. (traduzione di Gabriela Petre)