La Romania e la Nato
La Romania spera che la Nato rafforzi la sua presenza sul fianco est e nella zona del Mar Nero. Lo ha dichiarato il premier Dacian Ciolos, dopo lincontro di martedi, a Bruxelles, con il segretario generale dellAlleanza Nord-atlantica, Jens Stoltenberg. Bucarest prenderà liniziativa di rafforzare la cooperazione con Bulgaria e Turchia, sperando che questa collaborazione regionale si trasformi in una internazionale, concretata anche attraverso la presenza di altri membri della Nato, per rotazione.
Roxana Vasile, 09.03.2016, 16:17
Inoltre, il premier Ciolos ha espresso lintento fermo del Governo romeno di stanziare sin dallanno prossimo il 2% del Pil alla difesa, perchè, se la Romania chiede protezione, allora devessere capace anche di offrire protezione allorquando la Nato glielo chiederà. Una raccomandazione in questo senso è arrivata, del resto, dal segretario generale Jens Stoltenberg, stando al quale laumento del budget destinato alla difesa è necessario nel contesto in cui le sfide in materia di sicurezza sono sempre maggiori in questo mondo in cambiamento. Lanno scorso, il 1 dicembre, a Bucarest è stato attivato il Comando della Divisione Multinazionale del Sud-Est. Lattivazione di questa struttura della Nato di comando e controllo ha fatto seguito a quella di settembre, sempre a Bucarest, dellUnità dIntegrazione delle Forze Nato. Questanno, a maggio, lo scudo americano antimissile di Deveselu, nel sud della Romania, sarà inaugurato, allevento essendo invitato anche il segretario generale dellAlleanza, Jens Stoltenberg.
“Abbiamo ribadito linvito al segretario generale a visitare nuovamente la Romania e speriamo che a maggio, allinaugurazione dello scudo antimissilistico di Deveselu, sia presente”, ha dichiarato il premier Dacian Ciolos.
Accennando alla crisi dei migranti, Ciolos ha espresso la disponibilità della Romania a partecipare alle azioni NATO di sostegno allUe nel controllare i flussi di rifugiati dallEgeo. Inoltre, il capo dellEsecutivo di Bucarest ha precisato al segretario generale della Nato che la Romania è implicata in modo attivo nel sostenere la Moldova, inclusivamente nella relazione con la NATO. Questa politica di sostegno al Paese confinante, a maggioranza romenofona, non è diretta contro la Russia, ma fa parte della strategia della Romania per la politica di vicinato – ha sottolineato il premier Ciolos. La Nato non cerca un conflitto con la Russia, anzi, lavora per ripristinare la prevedibilità nei rapporti e nelle attività con la Russia, ha detto anche Stoltenberg. Nella visione della Nato, non esiste alcuna contraddizione tra una difesa forte e il dialogo con la Russia, soprattutto nellattuale contesto internazionale estremamente difficile. (traduzione di Adina Vasile)