La Romania e la Brexit
Roxana Vasile, 06.10.2016, 16:24
Dopo
aver visitato il suo Paese natio – la Francia, poi la Germania e l’Olanda,
mercoledì, il negoziatore-capo si è trovato in Romania per colloqui con il
premier Dacian Cioloş, lui stesso commissario europeo e uno dei suoi ex
colleghi di Gabinetto, come anche il ministro degli Esteri, Lazăr
Comănescu.
Bucarest
desidera che i negoziati sull’uscita della Gran Bretagna dall’UE siano realizzati
in un formato che includa tutte le parti e renda la visione comune dei 27
membri e delle istituzioni europee in merito agli elementi negoziati. Questo è il messaggio trasmesso dal premier Dacian
Cioloş a Michel Barnier.
Bisogna
tener presente che la Romania deterrà la presidenza del Consiglio dell’UE nella
prima metà del 2019, cioè quando saranno ultimati i negoziati per l’uscita
della Gran Bretagna dall’Unione Europea, e Bucarest avrà una grande
responsabilità in merito. Dal punto di vista di Bruxelles, per il momento,
qualsiasi negoziato è escluso finché Londra non attiva l’articolo 50 del
Trattato di Lisbona dell’Unione tramite cui sono avviate le procedure di uscita
dal blocco comunitario, cosa che dovrebbe avvenire la prossima primavera.
Ulteriormente,
Michel Barnier, il negoziatore-capo della Commissione Europea per i preparativi
della Brexit, dovrebbe puntare nei colloqui con Londra su tre grandi temi: eliminare
la Gran Bretagna dal budget dell’UE, il commercio e la politica estera, ma
anche la questione del mercato unico, che include il delicato tema della libera
circolazione della manodopera – uno dei principi basilari dell’Unione.
Facendo
riferimento a quest’ultimo punto, la Romania ha già annunciato fermamente che
non farà alcun compromesso. Bucarest non si è pronunciata anche su altri temi
connessi alla Brexit, però il messaggio ufficiale è che Bucarest ha, e desidera
avere anche in futuro, un partenariato speciale con la Gran Bretagna. Michel
Barnier sostiene la stessa cosa! Europeo convinto, lui passa per un
anti-britannico noto negli ambienti euroscettici di Londra.
Sebbene
si aspetti a duri negoziati, Barnier non ha però alcuna intenzione di
dichiarare guerra al Regno Unito. Nella sua visione, l’Europa e la Gran
Bretagna hanno interessi comuni, soprattutto nei settori della sicurezza e
della difesa, in cui c’è bisogno di una forte cooperazione bilaterale. (traduzione di Gabriela Petre)