La Romania, colpita dalle alluvioni
Da un anno all’altro, le avvertenze dei meteorologi sui fenomeni meteo estremi sono sempre più numerose, che si tratti di canicola, temperature basse record, tempeste di neve o alluvioni. Per fenomeni estremi gli scienziati danno la colpa ai mutamenti climatici che influiscono negativamente sul nostro modo di vivere — attira l’attenzione l’Organizzazione Meteorologica Mondiale. In Romania, è già cominciato il periodo delle vacanze e i meteorologi hanno ammonito sul maltempo e sull’instabilità atmosferica, menzionando gli allarmi giallo e arancione di abbondanti precipitazioni, nella maggior parte del Paese. In intervalli molti brevi di tempo si sono accumulate quantità d’acqua di 20 – 30 l/mq e, in alcune zone, persino di 50 – 60 l/mq. I rovesci di pioggia sono stati accompagnati da fulmini e intensificazioni del vento. Pure gli idrologi hanno ammonito che, fino al 1 luglio, sono possibili inondazioni su quasi tre quarti del territorio del Paese.
Leyla Cheamil, 29.06.2018, 14:40
Da un anno all’altro, le avvertenze dei meteorologi sui fenomeni meteo estremi sono sempre più numerose, che si tratti di canicola, temperature basse record, tempeste di neve o alluvioni. Per fenomeni estremi gli scienziati danno la colpa ai mutamenti climatici che influiscono negativamente sul nostro modo di vivere — attira l’attenzione l’Organizzazione Meteorologica Mondiale. In Romania, è già cominciato il periodo delle vacanze e i meteorologi hanno ammonito sul maltempo e sull’instabilità atmosferica, menzionando gli allarmi giallo e arancione di abbondanti precipitazioni, nella maggior parte del Paese. In intervalli molti brevi di tempo si sono accumulate quantità d’acqua di 20 – 30 l/mq e, in alcune zone, persino di 50 – 60 l/mq. I rovesci di pioggia sono stati accompagnati da fulmini e intensificazioni del vento. Pure gli idrologi hanno ammonito che, fino al 1 luglio, sono possibili inondazioni su quasi tre quarti del territorio del Paese.
Non sono mancati i danni materiali: macchine travolte dalle acque, ponti danneggiati, strade e orti allagati, beni materiali distrutti. Le abbondanti piogge, accompagnate da temporali, vento forte e, in molte zone, da fenomeni di grandine, hanno distrutto centinaia di ettari di campi coltivati. In più zone della Romania, il traffico stradale si è svolto con difficoltà o è stato interrotto, causa l’acqua e le alluvioni sulla carozzabile. Numerose località sono rimaste senza energia elettrica. Una delle province maggiormente colpite dalle piogge e dal vento forte è Bacău (est), dove un ragazzo di 13 anni è morto colpito da un fulmine.
In seguito agli effetti del maltempo, i dipendenti del Ministero dell’Interno sono intervenuti per rimuovere l’acqua dai cortili e le alluvioni dalle vie d’accesso. Molte persone rimaste bloccate a causa delle acque alte sono state salvate dai soccoritori militari. Secondo un comunicato del Ministero dell’Interno, le strutture di intervento restano in allerta fino a quando la situazione tornerà alla normalità in tutte le province. Sono stati mobilitati circa 16.000 dipendenti, di cui 8.000 poliziotti, 3.200 vigili del fuoco, 4.600 gendarmi con oltre 6.600 mezzi tecnici. Giovedì, al Governo si è riunito un comando di emergenza incaricato a monitorare ogni giorno la situazione in seguito alle precipitazioni degli ultimi giorni. Vi hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni con attributi in questo settore. La premier Viorica Dăncilă ha sollecitato che, quando saranno finite le piogge e le cose saranno tornate alla normalità, siano realizzate le prime valutazioni sui danni, di modo che l’Esecutivo disponga misure concrete di sostegno alla popolazione e alle comunità che hanno subito gli effetti del maltempo.