La Romania assume la presidenza della SUERD
Dal 1° novembre, la Romania ricopre, per un anno, la presidenza della Strategia dell’Unione Europea per la Regione del Danubio (SUERD). La presidenza si svolge sotto lo slogan “Rafforziamo la coesione per una prosperità comune nella regione del Danubio”, che richiama il motto della presidenza romena del Consiglio UE – “La coesione, un valore comune europeo”. I due mandati si sovrapporranno nel primo semestre dell’anno prossimo. La strategia dell’UE per la Regione del Danubio è un’iniziativa politica della Romania e dell’Austria. In base a questa pratica, la Commissione Europea ha presentato la Comunicazione sulla Strategia dell’UE per la regione del Danubio e il Piano di Azione, mentre nell’aprile del 2011 il documento è stato adottato dal Consiglio dell’Unione Europea.
Leyla Cheamil, 05.11.2018, 13:24
14 stati rivieraschi del fiume partecipano alla Strategia. Si tratta di nove membri dell’UE – Austria, Romania, Bulgaria, Rep. Ceca, Croazia, Germania, Slovacchia, Slovenia, Ungheria – e cinque stati terzi: Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Serbia, Moldova e Ucraina. La strategia rappresenta una piattaforma di cooperazione tra gli stati del bacino del Danubio volta a stimolare lo sviluppo economico e sociale di questa macro-regione. L’iniziativa è suddivisa per 11 aree prioritarie, di cui la Romania ne coordina tre: la navigazione sulle vie navigabili, assieme all’Austria, la promozione della cultura, del turismo e dei contatti diretti tra le persone, assieme alla Bulgaria, e la gestione dei rischi ambientali, assieme all’Ungheria. Bucarest si è proposta di promuovere quattro tematiche prioritarie e direzioni d’azione durante il suo mandato. Una di queste riguarda il miglioramento della connettività e della mobilità nella regione del Danubio tramite la promozione dei trasporti, del turismo, della digitalizzazione e dei contatti tra le persone.
Lo scopo della Romania è che i vantaggi della partecipazione del Paese alla Strategia dell’UE per la Regione del Danubio diventino più visibili per i cittadini — ha dichiarato il ministro con delega agli Affari Europei, Victor Negrescu. “Le città site lungo il Danubio e lungo i suoi principali affluenti devono sfruttare dal punto di vista turistico le loro attrattive come i lungofiume, i porti industriali e turistici”, ha dichiarato, dal canto suo, Sever Avram, coordinatore generale della Cattedra Internazionale Onoraria “Jean Bart” e Commissario Regionale Danubiano da parte dell’Associazione “Le Comunità Locali Rivierasche al Danubio “. Egli ha aggiunto inoltre che, in tutto questo processo di consultazioni e decisioni, ci sarà bisogno del coinvolgimento delle ONG rilevanti e delle università.