La Romania ai Giochi Olimpici di Rio
Pochi riescono a passare alla storia. Gli atleti romeni hanno dimostrato però lungo il tempo di essere capaci di performance straordinarie. Chi non si ricorda di Nadia Comaneci, che ha ottenuto il primo 10 perfetto della storia della ginnastica ai Giochi Olimpici di Montreal, in Canada? O il pittoresco Ilie Nastase, uno dei più importanti tennisti a livello mondiale, vincitore dellUS Open e Roland Garros? Ricordiamo anche laltrettanto celebre calciatore Gheorghe Hagi o il portiere Helmut Duckadam, soprannominato “leroe di Siviglia”, dopo che, nel 1986, nella finale della Coppa dei Campioni Europei ha difeso tutti di colpi di spareggio, recando un enorme contributo alla vittoria della sua squadra, Steaua di Bucarest. Le aspettative sono grandi dagli atleti romeni anche adesso, alle ormai vicine Olimpiadi di Rio de Janeiro, del 5-21 agosto.
Roxana Vasile, 22.07.2016, 16:17
Pochi riescono a passare alla storia. Gli atleti romeni hanno dimostrato però lungo il tempo di essere capaci di performance straordinarie. Chi non si ricorda di Nadia Comaneci, che ha ottenuto il primo 10 perfetto della storia della ginnastica ai Giochi Olimpici di Montreal, in Canada? O il pittoresco Ilie Nastase, uno dei più importanti tennisti a livello mondiale, vincitore dellUS Open e Roland Garros? Ricordiamo anche laltrettanto celebre calciatore Gheorghe Hagi o il portiere Helmut Duckadam, soprannominato “leroe di Siviglia”, dopo che, nel 1986, nella finale della Coppa dei Campioni Europei ha difeso tutti di colpi di spareggio, recando un enorme contributo alla vittoria della sua squadra, Steaua di Bucarest. Le aspettative sono grandi dagli atleti romeni anche adesso, alle ormai vicine Olimpiadi di Rio de Janeiro, del 5-21 agosto.
“Siete i migliori, e io vi incoraggio a mostrarlo. Date il meglio di voi! Vivete il vostro sogno a Rio! E non dimenticate mai che i romeni vi sostengono da casa! Spero che anche questedizione resterà sia per voi, che per la storia dello sport romeno, unesperienza memorabile. Osate passare alla storia!”, ha detto agli atleti il presidente Klaus Iohannis, che ha ricevuto i rappresentati della Romania ai Giochi Olimpici di questanno.
Il presidente Iohannis ha consegnato alla ginnasta Catalina Ponor la bandiera della Romania che porterà alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi. Catalina Ponor vanta tre medaglie doro alle Olimpiadi di Atene, nel 2004, una medaglia dargento e una di bronzo, a Londra, nel 2012, ed è un esempio per i 98 atleti e le 7 riserve che attraverseranno, presto, lOceano per raggiungere lAmerica Latina. Saranno 15 le discipline cui parteciperanno, la maggior parte di essi allatletica e al canottaggio. Ci mancheranno anche atleti importanti. La tennista Simona Halep, numero 5 mondiale, ha deciso di non partecipare per paura del virus Zika. Mentre la squadra femminile di ginnastica artistica ha fallito la qualificazione ed è per la prima volta al 1968 che la Romania non avrà una squadra alle Olimpiadi di Rio. In seguito a questa mancata qualificazione, assieme ad altre, molti ritengono che, attualmente, lo sport romeno si trovi in un relativo declino.
Lo sport si basa sul lavoro di squadra, avvicina le persone e celebra la competizione nel modo più bello e pacifico. Lo sport contribuisce ad uno stile di vita sano, allo sviluppo armonioso, sia fisico, che psichico, e promuove una cultura basata sul rispetto, sulla tolleranza, la correttezza e la perseveranza – ha detto il presidente Klaus Iohannis. Se vuole essere veramente competitiva tra gli stati del mondo e, soprattutto, se vuole una nazione di persone sane, la Romania ha bisogno di una nuova visione sullo sport. Da questa prospettiva, lestensione dei programmi sportivi nelle scuole è unurgenza, ha concluso il presidente. (traduzione di Adina Vasile)