La riunione annua della diplomazia romena
Come ogni anno, i diplomatici romeni si sono riuniti a Bucarest, il tema della riunione del 2015 essendo “La Romania e le sfide di sicurezza ai confini dello spazio europeo ed euroatlantico”. La Romania, da stato membro della Nato e dellUe, si è confrontata con molte sfide dal punto di vista geostrategico nel vicinato esteso. Lo ha sottolineato il ministro romeno degli Esteri, Bogdan Aurescu.
Corina Cristea, 04.09.2015, 16:12
“Non possiamo ignorare il fatto che intorno alle due organizzazioni di cui facciamo parte si sia creato un corridoio di instabilità, con molto punti scottanti, dallaggressione della Federazione Russa in Ucraina e la modifica dellequilibrio di sicurezza nella regione del Mar Nero tramite loccupazione illegale e la militarizzazione della Crimea, fino allascesa del fenomeno terroristico, la sfida crescente della migrazione illegale, le diverse crisi e linstabilità statale nel sud. E la Romania, che si trova al loro confine orientale, al punto di inflessione con il vicinato meridionale, attraverso la regione estesa del Mar Nero, ha il dovere e la responsabilità di aiutare in modo sostanzioso allo sforzo di progettare stabilità, democrazia e prosperità”, ha detto Aurescu.
Il tema dellimmigrazione ha dominato il dibattito inaugurale della riunione dei diplomatici romeni, la conclusione delle discussioni essendo che le soluzioni di tipo unilaterale o nazionale sono inefficaci. Presente alla riunione, il premier romeno Victor Ponta ha annuciato che la preparazione della Romania in vista della gestione della crisi dei rifugiati sarà sullagenda del prossimo Consiglio Supremo di Difesa.
“Vi possono dire ununica cosa: che non stiamo con le mani in mano, siamo preparati, ma limportante è che le decisioni e la comunicazione siano coordinate”, ha detto Ponta.
Il presidente romeno Klaus Iohannis ha chiesto ai diplomatici romeni accreditati allestero di implicarsi di più nella promozione degli interessi economici di Bucarest e si è pronunciato nuovamente per ladesione della Romania allArea Schengen.
“Ladesione a Schengen resterà, certamente, un obiettivo nel prossimo periodo. Al di là delladempimento ai requisiti, è importante ribadire che ladesione della Romania a questo spazio contribuirà al rafforzamento della sicurezza dei confini esterni dellUnione”, ha sottolineato Iohannis.
La garanzia dei diritti dei romeni allestero resta un dovere fondamentale della Romania, ha aggiunto il capo dello stato, esprimendo, allo stesso tempo, la speranza che gli attori politici rispetteranno gli impegni sul voto per corrispondenza. La revisione del Partenariato per lEst e la relazione prioritaria della Romania con la confinante Moldova sono stati altri temi affrontati alla riunione annua della diplomazia romena. (traduzione di Adina Vasile)