La rinascita di un simbolo?
Fondato nel 1921, lIstituto Nazionale Romeno di Ricerca e Sviluppo per la Microbiologia e lImmunologia “Cantacuzino” ha come settore di attività la salute pubblica, che promuove sia con attività di ricerca e sviluppo, che tramite lofferta di prodotti e servizi. Prima del 1990, lIstituto Cantacuzino aveva un portafoglio consistente per quanto riguarda la produzione di vaccini. Ulteriormente, però, lassenza del finanziamento, il management difettoso e il mancato rispetto dei requisiti imposti dallOrganizzazione Mondiale della Sanità hanno portato alla chiusura delle linee di produzione di ciascun vaccino, una ad una. Di conseguenza, lIstituto Cantacuzino, uno dei migliori istituti di ricerca nel mondo, è entrato in un declino lento, ma sicuro. Da milioni di dosi di vaccini prodotte annualmente si è giunti, dopo il 2010, a solo alcune centinaia di migliaia di dosi di vaccino antinfluenzale.
Corina Cristea, 29.08.2017, 13:58
La situazione è diventata critica nel 2014, lIstituto essendo al centro di uno scandalo senza precedenti dopo che lAgenzia Nazionale del Farmaco ha vietato la vendita del vaccino antinfluenzale da esso prodotto. La misura è stata presa dopo che i risultati dei test hanno indicato una concentrazione altissima di endotossine, che potevano produrre reazioni avverse una volta somministrato il vaccino, come la febbre o lo shock anafilattico. “Praticamente, lIstituto ha tre settori di attività: la produzione di vaccini e altri materiali con prodotti biologici, la produzione di ambienti di coltura e di reattivi. In questo momento, è attiva la parte di ricerca e funziona in base ai grant. Per quanto riguarda la produzione, continuano ad essere realizzati ambienti di coltura, nonchè un supplemento alimentare vegetale chiamato SOD”, ha precisato Alexandru Rafila, il presidente della Società romena di Microbiologia. Nel tentativo di farlo ripartire, i governanti hanno deciso, alla fine del 2014, che lIstituto passasse dal Ministero della Salute nel subordine del Ministero dellIstruzione, un mese dopo essendo firmato un memorandum per la sua riorganizzazione. Il documento prevedeva la cancellazione dei debiti allAgenzia delle Entrate, ulteriormente listituzione ricevendo nel momento della rettifica soldi per coprire i suoi debiti allo stato e le spese salariali, ed anche per il suo funzionamento nei mesi restanti fino alla fine del 2015.
Nel 2016, un altro governo, unaltra visione – listituto è passato nuovamente nel subordine del Ministero della Salute, il premier Mihai Tudose annunciando adesso la decisione di trasformare questo istituto in unità militare, gestita dal Ministero della Difesa. Perchè, afferma il primo ministro, parliamo di un istituto con ruolo strategico nellassicurare lindipendenza della Romania nel settore della produzione di vaccini, di un brand romeno con una storia di quasi un secolo e con tante performance. (traduzione di Adina Vasile)