La ricerca romena all’Expo Astana 2017
Grande festa al padiglione romeno all’Esposizione Internazionale di Astana, capitale del Kazakistan! Alla fine della scorsa settimana è stata festeggiata la Giornata della Romania, alla presenza di numerose persone, da autorità a visitatori. Dopo il momento solenne in cui è stata issata la bandiera nazionale ed è stato intonato l’inno, è seguito un momento artistico cui hanno partecipato un’associazione degli etnici romeni della località kazaka di Karaganda e il noto flautista, virtuoso del flauto di Pan, Gheorghe Zamfir. Per l’occasione, la direttrice dell’Istituto Culturale Romeno, Liliana Ţuroiu, ha dichiarato: Sono felice e voglio sottolineato un aspetto: il concetto moderno di cultura non si limita, oggi, solo alla creazione artistica o al settore umanistico; si estende anche alle nuove tecnologie e alle scienze, perché queste nuove tecnologie cambiano non solo il presente, ma anche il futuro.”
Roxana Vasile, 31.07.2017, 13:39
Ed è vero! L’elemento centrale del padiglione romeno è il progetto del più forte laser del mondo – ELI – di Măgurele, nei pressi di Bucarest, dato che il tema dell’Expo è “l’energia del futuro”. Con l’aiuto di cinque I-Pad connessi al progetto e tra di essi, si può ricostituire o simulare il fenomeno fisico di ottenimento del fascio di luce. Stando all’inviato speciale di Radio Romania ad Astana, molti visitatori sono affascinati dalla tecnologia esposta, vengono a vedere il modellino del laser e chiedono dettagli su come funzionerà quando sarà pronto. Per quanto riguarda invece gli specialisti, la scorsa settimana hanno svolto colloqui con la speranza di una futura collaborazione nell’ambito del progetto di Măgurele. Il direttore dell’Istituto di Fisica e Ingegneria Nucleare, l’accademico Nicolae Zamfir, ha precisato: “ELI non è un progetto solo per la Romania, è un progetto internazionale. Così è stato pensato e così sarà. Vi parteciperanno ricercatori, speriamo di tutto il mondo. Solo in questo modo i risultati potranno essere all’altezza degli investimenti fatti e dell’impegno finanziario della Romania.”
L’esposizione di Astana può rappresentare un primo passo per attirare investimenti che possano diventare redditizi a lungo termine — ha sottolineato anche il commissario del padiglione romeno, Mihai Dediu: “Come ho detto in altre occasioni, non è una fiera commerciale, ma sono molto convinto che ne seguiranno contratti, che significano molto per l’economia romena.”
Dal canto suo, il ministro degli Esteri romeno, Teodor Meleşcanu, è del parere che la presenza della Romania ad Astana confermi il suo potenziale nel settore dell’energia: “Siamo capaci di presentare progetti che superano quello che sono attualmente le zone prese in considerazione — e mi riferisco all’impianto laser di Măgurele. Si pensa sia la proposta, forse, più rivoluzionaria fatta all’attuale esposizione mondiale, di Astana.”
L’Expo nella capitale del Kazakistan ha aperto battenti il 10 giugno e resterà aperta fino al 10 settembre. Nel frattempo, il modellino del laser di Măgurele continuerà ad attirare al padiglione romeno i visitatori interessati. (tr. G.P.)