La Regina Anna, un ultimo omaggio
C’è un silenzio profondo nell’imponente Sala del Trono del Palazzo Reale di Bucarest. Sopra la porta d’ingresso sta scritto “Nihil Sine Deo” (“Nulla senza Dio”) — il motto della Casa Reale. Le donne fanno una riverenza al catafalco della Regina Anna, alcuni uomini inginocchiano, i bambini si fanno la croce e alcuni, più anziani, che hanno vissuto una parte della loro vita durante la Monarchia, hanno delle lacrime agli occhi.
Roxana Vasile, 12.08.2016, 13:56
I romeni sono venuti a salutare per l’ultima volta la moglie dell’ultimo monarca della Romania, Michele I, che si è spenta il 1 agosto in Svizzera. Alla porta del Palazzo Reale, hanno deposto fiori, hanno acceso candele e lasciato messaggi di condoglianze e sono entrati poi nella Sala del Trono per recare un ultimo omaggio alla Regina. Una corona di gigli bianchi è deposta sul coperchio della bara, avvolta nella bandiera della regalità e vegliata da militari del Regimento di Guardia “Michele il Bravo”. “La Famiglia Reale è un simbolo”, “La monarchia vuol dire normalità “, “E’ stata una grande signora”, “La sua scomparsa lascia un vuoto” — sono alcune delle parole espresse dai partecipanti.
“Un pensiero di tristezza e di rimpianto che la Romania non sia tornata alla monarchia. E’ il gesto più semplice che un romeno vero possa fare”.
“Abbiamo avuto nelle nostre famiglie veterani di guerra che hanno lottato nell’Esercito del Re. Almeno in segno di rispetto per loro, se non in segno di rispetto per le Loro Maestà, dovremmo essere presenti.”
“Credo sia un gesto che dovrebbe fare ciascuno di noi, ciascun romeno che ha la possibilità di venire qui, portare un ultimo omaggio a questa signora della Romania e pensare a tutto quello che ha realizzato, oppure che ha cercato di fare durante la sua vita.”
Oltre ai numerosi cittadini semplici, personalità della vita politica e pubblica romena hanno portato un ultimo omaggio alla Regina Anna, la cui bara è stata portata mercoledì sera dal Castello Peleş di Sinaia, nei Carpazi Meridionali.
Dopo la veglia pubblica di due giorni a Bucarest, sabato, la bara con la salma della Regina sarà portata nella Piazza del Palato Reale, momento in cui suoneranno le campane delle chiese ortodosse e della Cattedrale romano-cattolica “San Giuseppe”. Sarà poi trasportata, per la sepoltura, al Monastero di Curtea de Argeş, la necropoli reale sita nel sud del Paese.
Hanno annunciato la partecipazione alla cerimonia funebre, tra l’altro, membri delle famiglie imperiali della Russia, dell’Austria e della Germania e delle famiglie regali dell’Olanda, Belgio, Lussemburgo, Baden, Württemberg e Borbone — Parma.
Si sentirà molto la mancanza di Re Michele che, gravemente malato, pregherà dalla Svizzera per l’anima di quella che gli è rimasta accanto, lontano dal Paese, in esilio, per 68 anni.
In Romania e nella Moldova confinante, repubblica a maggioranza romenofona, sabato sarà lutto nazionale. (tr. G.P.)