La reazione di Bucarest alle minacce di Mosca
Il ping-pong delle dichiarazioni tra la NATO e la Russia prosegue, condito dalla reazioni della Romania da stato membro dell’Alleanza nel mirino delle affermazioni di Mosca. Le scontentezze del Cremlino riguardano le decisioni alleate di consolidare il suo fianco est e ultimamente sono state espresse con veemenza.
Corina Cristea, 17.04.2015, 13:29
Lo stesso è accaduto anche giovedì, nel corso di una conferenza su temi di sicurezza svoltasi a Mosca, quando il capo dello Stato maggiore dell’esercito russo, il generale Valeri Gherasimov, ha ammonito che i Paesi europei che accoglieranno sistemi antimissile della NATO, tra cui anche la Romania, dove elementi dello scudo saranno collocati alla base di Deveselu (sud), saranno target prioritari della Russia.
A suo avviso, l’Alleanza Nord-Atlantica tenta di creare nuove fonti di instabilità ai confini della Russia, diventando sempre più evidente l’interesse di Washington e dei suoi partner della NATO nella creazione di situazioni di crisi nelle regioni di frontiera della Russia. A tale meta sarebbe utilizzata anche la pratica delle “rivoluzioni colorate”, lo scenario di colpi di stato come “rivoluzioni arancione” nello spazio postsovietico essendo realizzato, dice Gherasimov, in Ucraina, Georgia e Moldova.
In questo modo, ha aggiunto, sono state propulsate al potere forze orientate soprattutto verso l’Occidente e contro la Russia. La NATO ha subito reagito alle dichiarazioni di Mosca, ribadendo che il sistema di difesa antimissile non è progettato o indirizzato contro la Russia e che l’Alleanza Nord-Atlantica difenderà tutti gli stati membri da qualsiasi minaccia.
“Geograficamente e fisicamente, è impossibile che questi scudi della NATO, collocati in Polonia e Romania, abbattessero i missili intercontinentali della Russia, afferma la portavoce della NATO in replica alle dichiarazioni di Mosca. Oana Lungescu spiega che questi scudi hanno capacità limitate, e il loro collocamento troppo a sud e troppo vicino alla Russia per poter farlo. La NATO smentisce il fatto che gli alleati hanno collocato armi nucleari nell’est dell’Europa. Anzi, è stata la Russia ad aver cominciato a utilizzare le armi nucleari come strumento nella sua strategia di intimidazione. Inoltre, la NATO sostiene che dei bombardieri con capacità nucleare volano nei pressi delle frontiere degli stati membri. La Russia ha minacciato con l’insediamento di basi nucleari in Crimea e nella regione di Kaliningrad, ha detto ancora la portavoce dell’Alleanza. La NATO ricorda di essere un’alleanza difensiva e che difenderà qualsiasi suo alleato”, spiega la corrispondente di Radio Romania a Bruxelles, Cerasela Radulescu.
A Bucarest, il premier Victor Ponta ha respinto fortemente quello che ha chiamato le “minacce e critiche” di alcuni responsabili russi, ammonendo che simili gesti non intimidiscono e non determineranno cambiamenti di strategia da parte della Romania.