La partecipazione della Romania alle operazioni FRONTEX
Argomento dominante dellagenda politica degli ultimi mesi, la crisi migratoria resta il problema più serio cui lUe deve trovare una soluzione. Riunitisi a Bruxelles, i leader comunitari hanno raggiunto un accordo importante con la Turchia, per la gestione della situazione. Stando allaccordo, a partire da ieri, da mezzanotte, tutti i migranti che arrivano nelle isole greche dalla Turchia saranno mandati indietro in Turchia, se la loro domanda dasilo viene respinta. Gli stati europei relocalizzeranno, invece, migliaia di immigrati direttamente dalla Turchia. Questo meccanismo ha carattere eccezionale e temporaneo, e, una volta fermato il processo di migrazione, potrà essere attivato lo schema di ammissione umanitaria volontaria, cui gli stati membri possono contribuire.
Corina Cristea, 21.03.2016, 16:02
Laccordo rappresenta un passo importante, ha valutato la cancelliera tedesca Angela Merkel, stando alla quale esso “dimostra che lEuropa è capace di gestire simili sfide. Lo trasformeremo, ora, in misure pratiche e dimostra che abbiamo compiuto un passo importante verso una soluzione durevole alla crisi dei rifugiati e non solo una soluzione fittizia”, ha detto la Merkel.
Presente al vertice di Bruxelles, il presidente romeno Klaus Iohannis ha salutato laccordo ed ha espresso la sua fiducia che cosi verrà ridotto in modo significativo e persino fermato il flusso di immigrati illegali. Iohannis ha precisato che le decisioni prese venerdi non introducono quote supplementari per la Romania e che la relocalizzazione degli immigrati sarà fatta entro le quote approvate lanno scorso. Le autorità romene hanno accettato di accogliere oltre 6 mila rifugiati, nei prossimi due anni. LUE si è impegnata, daltra parte, ad accelerare il processo di utilizzo dei 3 miliardi di euro già stanziati per aiutare la Turchia, e dopo il loro esaurimento saranno concessi altri 3 miliardi di euro.
Invece, Ankara si è impegnata a prendere tutte le misure per prevenire lapparizione di nuove rotte di migrazione. In seguito agli impegni assunti dal presidente Iohannis alla riunione del Consiglio Europeo di Bruxelles, la Romania contribuirà allo sforzo europeo per la gestione della crisi migratoria con 70 poliziotti, 6 autoincendi, 2 navi di pattugliamento e altri mezzi logistici. Lo ha reso noto il ministro dellInterno, Petre Toba. La Romania ha fatto cosi una delle più importanti offerte di sostegno, dopo quelle della Francia e Germania. Per il coordinamento di questa missione internazionale è stato creato, ad Atene, presso il Ministero greco della Difesa, ununità operativa. La Romania già partecipa alle missioni Frontex con 72 poliziotti, 10 autoincendi, una nave e un elicottero, essendo il secondo contributore dopo la Germania. (traduzione di Octavian Cordos)