La Notte Bianca dei Musei 2017
L’edizione 2017 della Notte Bianca dei Musei ha registrato un nuovo record – 212 istituzioni romene hanno partecipato alla manifestazione che ha riunito, nella notte fra sabato e domenica, decine di migliaia di persone di tutto il Paese che hanno visitato gratuitamente gli obiettivi culturali. A Bucarest, 54 musei e organizzazioni culturali hanno aspettato i visitatori con visite guidate, mostre, spettacoli di teatro o concerti, tavole rotonde oppure presentazioni di libri. Tra le istituzioni più visitate, come nei precedenti anni, si sono annoverati il Museo di Storia Naturale Grigore Antipa oppure il Museo Nazionale di Geologia, dove i visitatori, la maggior parte giovani oppure famiglie con bambini — sono stati attesi alla “Notte dei Dinosauri – Notte Magica”, da riproduzioni di dinosauri e un cranio di quarzo, di oltre 30 chili, unico in Europa.
România Internațional, 22.05.2017, 14:16
L’edizione 2017 della Notte Bianca dei Musei ha registrato un nuovo record – 212 istituzioni romene hanno partecipato alla manifestazione che ha riunito, nella notte fra sabato e domenica, decine di migliaia di persone di tutto il Paese che hanno visitato gratuitamente gli obiettivi culturali. A Bucarest, 54 musei e organizzazioni culturali hanno aspettato i visitatori con visite guidate, mostre, spettacoli di teatro o concerti, tavole rotonde oppure presentazioni di libri. Tra le istituzioni più visitate, come nei precedenti anni, si sono annoverati il Museo di Storia Naturale Grigore Antipa oppure il Museo Nazionale di Geologia, dove i visitatori, la maggior parte giovani oppure famiglie con bambini — sono stati attesi alla “Notte dei Dinosauri – Notte Magica”, da riproduzioni di dinosauri e un cranio di quarzo, di oltre 30 chili, unico in Europa.
L’Accademia Romena, in collaborazione con l’Associazione Culturale Patrimonio per il Futuro, ha invitato il pubblico appassionato d’arte ad ammirare una delle poche opere firmate da Constantin Brâncuşi che si trovano in Romania, “Testa di bambino”, che è stata esposta per dieci ore al Museo di Arte Antica Occidentale. Al Cimitero Bellu, le principali attrattive sono stati i recital di jazz e di musica classica. Gli appassionati di astronomia hanno avuto l’occasione di visitare l’Osservatore Astronomico, recentemente restaurato. La Casa Filipescu-Cesianu ha partecipato quest’anno con il Museo delle Età, il primo museo di antropologia urbana in Romania, inaugurato nel 2016.
Mostre inedite come le macchine di Leonardo Da Vinci, la Pinacoteca di Bucarest, un progetto interbellico, le statue viventi del Teatro Masca hanno animato il Museo “Theodor Aman”, il Palazzo Şuţu, la Casa Filipescu-Cesianu e il Museo “Nicolae Minovici”. A Sibiu, il Museo Brukenthal ha offerto agli ospiti un itinerario che ha incluso per la prima volta settori in corso di allestimento e che verranno introdotti di nuovo nel circuito permanente a cominciare dalla seconda metà dell’anno: la biblioteca e il gabinetto delle curiosità. Per la Notte Bianca dei Musei è stato aperto al pubblico anche il Museo all’aperto di Dumbrava Sibiului, il maggiore del genere in Romania, che si stende su una superficie di 100 ettari.
Nel 2017, la Notte Bianca dei Musei è stata preceduta da una protesta dei dipendenti di queste istituzioni culturali romene, la prima organizzata dopo il crollo del regime comunista a dicembre 1989. Loro hanno presidiato il Museo Nazionale di Storia della Romania a Bucarest e poi la sede del Ministero della Cultura. I dipendenti attirano l’attenzione sul fatto che fanno parte di una categoria professionale lasciata da parte in tutte le iniziative di aumenti salariali, mentre la forma attuale della legge sulla retribuzione unitaria li colloca in una posizione ancora più discriminatoria, scorretta e ingiusta. Loro hanno ammonito che se le loro rivendicazioni non verranno accolte, le proteste entreranno in una nuova tappa, che presuppone inclusivamente lo sciopero generale. Giunta alla 13-esima edizione, la Notte Bianca dei Musei ha registrato, anno dopo anno, un successo in continuo aumento a livello internazionale. Nel 2017, più di 3.000 musei in tutta Europa hanno aperto le porte al pubblico, assieme a numerose gallerie d’arte, scuole e altri spazi culturali. (tr. G.P.)