La Nato e la sicurezza dell’Europa Sud-orientale
La retorica della Russia nei confronti della Romania diventa sempre più aggressiva. Il presidente Vladimir Putin ha lanciato, di recente, un duro monito contro la Romania e la Polonia, che – secondo lui – potrebbero trovarsi nel raggio di azione dei missili russi visto che ospitano elementi dello scudo antimissile americano, ritenuto da Mosca una minaccia contro la sua sicurezza. Il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, ha definito però queste dichiarazioni scorrette, precisando che dimostrano che lapproccio della Romania, di rafforzamento della sicurezza della NATO, è giustificato.
Mihai Pelin, 01.06.2016, 15:23
La retorica della Russia nei confronti della Romania diventa sempre più aggressiva. Il presidente Vladimir Putin ha lanciato, di recente, un duro monito contro la Romania e la Polonia, che – secondo lui – potrebbero trovarsi nel raggio di azione dei missili russi visto che ospitano elementi dello scudo antimissile americano, ritenuto da Mosca una minaccia contro la sua sicurezza. Il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, ha definito però queste dichiarazioni scorrette, precisando che dimostrano che lapproccio della Romania, di rafforzamento della sicurezza della NATO, è giustificato.
“Le recenti dichiarazioni da parte della Federazione Russa sul sistema di difesa contro i missili ballistici sono scorrette perchè il sistema non ha assolutamente alcun legame con la Russia. Esse non possono intimidirci”, ha detto Iohannis.
Il presidente ha ribadito le priorità strategiche di politica estera e di sicurezza della Romania: il consolidamento del Partenariato Strategico con gli Usa e del suo ruolo nella Nato e nellUe. Dal canto suo, Hans Klemm, ambasciatore degli Usa in Romania, ha ammonito su un possibile pericolo che potrebbe venire da parte di Mosca.
“È chiaro che la Russia è aggressiva. Ciò è stato dimostrato non solo in Ucraina nel 2012 e nel 2013. Anche nel 2008, se mi ricordo bene, ha dimostrato aggressione in Georgia. Laggressione russa è stata diretta, in realtà, in gran parte contro i Paesi al confine occidentale della Russia o al confine orientale della Nato, e lammassamento di forze militari russe nel Mar Nero e in Crimea è molto aggressivo ed evidente. Cosicchè, la Romania, la Bulgaria e la Turchia sono a buona ragione preoccupate per le evoluzioni sul fianco sud-orientale”, ha affermato Hans Klemm.
Lambasciatore americano ha parlato anche dellimportanza del porto romeno Costanza e del ruolo che ha questo porto sul Mar Nero per la sicurezza della Nato e per il partenariato strategico bilaterale romeno-americano.
“Costanza è molto importante per la Nato e per il nostro partenariato strategico dal punto di vista del suo ruolo per la nostra sicurezza. Le Forze Navali Romene hanno la sede qui, abbiamo una presenza importante, aumentata presso la Base Mihail Kogalniceanu, ci sono diversi poligoni per laddestramento a Babadag e in altre parti dellest della Romania. Costanza si affaccia sul Mar Nero, e la Crimea si trova a soli 300 km e il numero di truppe russe li è in crescita. Quindi, Costanza svolge un ruolo molto importante per la sicurezza della Nato, ma anche per il partenariato strategico bilaterale”, ha affermato Klemm.
La Romania resta lultimo avamposto degli Usa in prossimità della Russia, un ex grande impero che cerca adesso di tornare in vita, senza grandi chances. La propaganda di Mosca continua, ma, nellopinione degli analisti, questa non va presa sul serio, in quanto il malcontento dei russi non è recente, ma è cresciuto dal momento delladesione della Romania alla Nato, nel 2004. (traduzione di Adina Vasile)