La NATO e la guerra in Ucraina
L'invasione russa in Ucraina continua a preoccupare profondamente l'Alleanza Nord-Atlantica e i paesi membri.
Bogdan Matei, 12.02.2024, 11:45
La situazione comincia a diventare consuetudine: quando l’esercito d’invasione russo attacca con i droni i porti ucraini di Reni e Izmail sul Danubio e la grande città portuale di Odessa, sul Mar Nero, l’allarme viene lanciato anche nella confinante Romania, paese membro della NATO e dell’Unione Europea. La popolazione delle province di Tulcea e Galați (sud-est), separate dall’Ucraina dal letto del Danubio, ha ricevuto anche nel fine settimana messaggi RO-ALERT, i primi di questo tipo nel 2024 – ha informato l’Ispettorato per le Situazioni di Emergenza del Delta. La popolazione è stata avvisata sulla possibilità che oggetti cadano dallo spazio aereo, e ha ricevuto la raccomandazione di prendere misure di protezione e mettersi al riparo, se la situazione lo richiedeva. Sui social molti residenti della zona hanno affermato di aver sentito a lungo forti esplosioni.
Un altro tipo di rumore e un allarme diverso ha generato tra le file dell’intera Alleanza Nord-Atlantica l’ex presidente americano, il repubblicano Donald Trump, il cui ritorno alla Casa Bianca appare sempre più plausibile. Anche alcuni suoi colleghi repubblicani lo hanno criticato dopo aver affermato che gli Stati Uniti non dovrebbero più difendere i paesi alleati che non versano i loro contributi alla NATO. L’ex presidente ha criticato anche nel passato i paesi della NATO che non spendono abbastanza per la difesa, ma ora ha sconcertato i suoi alleati dopo aver dichiarato che incoraggerebbe la Russia ad attaccare gli stati che non pagano i conti all’Alleanza.
Le sue affermazioni hanno suscitato la condanna del presidente democratico Joe Biden e del segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, i quali hanno sottolineato che tali suggerimenti minano l’intera sicurezza dell’Alleanza, basata sulla difesa comune, e mettono in pericolo i soldati americani ed europei. I media commentano che Trump descrive in modo impreciso da molti anni come funzionano i finanziamenti della NATO. L’Alleanza ha fissato un obiettivo del 2% del PIL per la spesa militare di ciascun paese membro, e la maggior parte non raggiunge questa soglia. Si tratta però di una raccomandazione, non di un contratto vincolante, non vengono emesse fatture e gli Stati membri non sono in ritardo nel pagamento del contributo al bilancio comune della NATO.
Nel frattempo, la Finlandia, il nuovo membro dell’Alleanza, ha eletto ieri un nuovo presidente, l’ex premier conservatore Alexander Stubb, diventato un convinto atlantista dopo che i russi hanno invaso l’Ucraina e il suo paese ha rinunciato ai decenni di rigorosa neutralità postbellica. Primo ministro dal 2014 al 2015, Stubb ha confessato che uno dei suoi più grandi errori come primo ministro è stato quello di dare il via libera alla costruzione di una centrale nucleare in collaborazione con l’azienda russa Rosatom. Il presidente della Romania, Klaus Iohannis, si è subito congratulato con il suo nuovo omologo finlandese. Il capo dello stato ha dichiarato di non vedere l’ora di lavorare insieme e sviluppare lo stretto partenariato europeo tra Romania e Finlandia e difendere i nostri valori euro-atlantici.