La morte del principale sospetto nel dossier Hexi Pharma
Florentin Căpitănescu, 23.05.2016, 16:42
Come una strana coincidenza, dopo che la compagnia che dirigeva, Hexi Pharma, è entrata in un enorme scandalo giudiziario e mediatico legato ai disinfettanti diluiti forniti agli ospedali romeni, Dan Condrea, il proprietario dellazienda, ha perso la vita ieri, in un incidente stradale. La polizia ha annunciato di aver aperto un dossier penale per omicidio colposo, senza escludere lipotesi di un suicidio, dato che non sono state trovate tracce di frenata. Condrea doveva presentarsi proprio oggi alla Procura Generale per nuovi ascolti, con molte probabilità che nei suoi confronti fosse presa una misura preventiva.
Lincidente stradale giunge in un contesto più ampio, in cui lazienda diretta da Condrea – principale fornitore sul mercato romeno dei disinfettanti nel settore sanitario – sta attraversando momenti difficili. Unindagine giornalistica ha rivelato le illegalità commesse dalla Hexi Pharma, nel contesto in cui la lotta alle infezioni nosocomiali è una questione di vita e di morte, affrontata come tale in tutti i sistemi sanitari del mondo civilizzato.
La leggerezza, per non dire incoscienza, con cui Hexi Pharma si e curata della salute dei pazienti ha determinato i procuratori ad accusarla di aver impedito la lotta alle malattie e di falsificazione dei prodotti. Il tribunale ha imposto alla compagnia vari divieti, puntando sulla procedura di scioglimento e liquidazione, sulla vendita degli attivi e sulla produzione di biocidi.
Prova delle dimensioni dello scandalo sono state anche la dimissioni del ministro della sanità, Patriciu Achimaş-Cadariu. Inoltre, la crisi nel settore sanitario sarà, questa settimana, il tema centrale della riunione del Consiglio Supremo di Difesa (CSAT) “Non è nel Consiglio Supremo di Difesa che si risolve il problema. Nel consiglio ci si discute, si trovano le interconnessioni che si fanno ad esempio tra il Ministero della Sanità e i Servizi. La soluzione dei problemi, pero, non viene dal CSAT, ma dalle istituzioni competenti. Le politiche vanno create al Ministero della Sanità e sempre il Ministero della Sanità deve proporre norme migliori, creare procedure che portino alla prevenzione di situazioni del genere. I procuratori e la polizia devono individuare e trovare, se ce ne sono, i responsabili della trasgressione della legge” ammette, il capo dello stato, Klaus Iohannis.
Daltra parte, anche se ha delle conseguenze molto gravi, la questione dei disinfettanti è solo un pezzo nel cupo puzzle della Sanità. Lo scarso finanziamento diventato ormai cronico, rispecchiato anche nella retribuzione del personale sanitario, la politica degli acquisti nelle unità sanitarie, lo stato generale dellinfrastruttura ospedaliera o i sospetti che persitono sul mercato dei farmaci – ad esempio – alimentano la sfiducia nel sistema. Un sistema che, in teoria, fa parte ormai da molto tempo della categoria “priorità nazionali”.