La Moldova prima delle presidenziali
Dieci candidati alla carica di presidente della Moldova sono in corsa elettorale fino al 30 ottobre, quando per la prima volta dopo il 1996, saranno i cittadini moldavi a votare il capo dello stato. A marzo 2016, la Corte Costituzionale di Chişinău ha dichiarato non costituzionali più modifiche apportate alla Legge suprema nel 2000, tra cui anche quella che prevede che il Presidente del Paese sia eletto dal Parlamento. Sulla lista dei candidati cè anche Marian Lupu, già presidente del Parlamento e leader del Partito Democratico che sostiene il consolidamento della statalità della Moldova e della “nazione moldava”, ma anche unintegrazione europea che non isoli la Moldova dai suoi partner dellEst.
Valentin Țigău, 25.10.2016, 15:53
Dieci candidati alla carica di presidente della Moldova sono in corsa elettorale fino al 30 ottobre, quando per la prima volta dopo il 1996, saranno i cittadini moldavi a votare il capo dello stato. A marzo 2016, la Corte Costituzionale di Chişinău ha dichiarato non costituzionali più modifiche apportate alla Legge suprema nel 2000, tra cui anche quella che prevede che il Presidente del Paese sia eletto dal Parlamento. Sulla lista dei candidati cè anche Marian Lupu, già presidente del Parlamento e leader del Partito Democratico che sostiene il consolidamento della statalità della Moldova e della “nazione moldava”, ma anche unintegrazione europea che non isoli la Moldova dai suoi partner dellEst.
Lex capo interinale dello Stato e presidente del Partito Liberale, Mihai Ghimpu, ha una posizione pro-unionista e nella campagna elettorale sostiene lunificazione urgente con la Romania. Maia Sandu è il candidato del Partito Azione e Solidarietà. I sondaggi la danno come favorita, con il 16% dei voti, tra i candidati democratici per il secondo turno, in cui potrebbe incontrare il socialista Igor Dodon. Secondo gli stessi sondaggi, Dodon si piazza al primo posto nelle opzioni dellelettorato moldavo, con il 30-35% dei voti.
Se diventerà presidente, Igor Dodon intende cambiare la struttura politica della repubblica in una federativa e di proporre al Tiraspol separatista di affiancarsi alla federazione con lo statuto di soggetto con prerogative estese. Sempre nella visione di Dodon, Chişinău rinuncerà allAccordo di associazione con lUnione Europea.
Nella corsa elettorale si sono qualificati anche Iurie Leancă, già ministro degli Esteri e lattuale leader del Partito Popolare Europeo della Moldova, Dmitri Ciubasenco, giornalista, il rappresentante del “Nostro Partito”, formazione di centro-sinistra presieduta dal controverso imprenditore milionario Renato Usatîi, il leader dellopposizione pro-russa della Moldova.
Gli altri quattro candidati, con poche chance, sono Silvia Radu – indipendente, imprenditrice, console onorario della Spagna in Moldova, Maia Laguta – indipendente, attrice e giornalista, Ana Guţu, già deputata, sostenitrice dellunificazione della Moldova con la Romania, Valeriu Ghileţchi – indipendente, pastore battista e deputato. Stando alla Commissione Elettorale Centrale di Chişinău, saranno stampate circa 3 milioni di schede di votazione, di cui un quarto in lingua russa. Gli studenti e gli alunni moldavi maggiorenni, che studiano in Romania, potrebbero beneficiare di un viaggio in treno andata e ritorno gratuito per esercitare il loro diritto di voto. Secondo gli ultimi sondaggi, il 56,8% delle persone intervistate ha dichiarato di partecipare alle elezioni. (traduzione di Gabriela Petre)