La modifica della Costituzione e la famiglia
La famiglia è basata sul matrimonio liberamente consentito tra un uomo e una donna, sulla loro parità di diritti e sul dovere dei genitori di garantire l’allevamento, l’educazione e l’istruzione dei figli. Questo è il provvedimento inserito nell’iniziativa cittadina per la revisione della Costituzione in merito alla ridefinizione della famiglia, adottata, martedì, a larga maggioranza, dalla plenaria della Camera dei Deputati di Bucarest. La proposta ha ricevuto 232 voti favorevoli, 22 contrati e 13 astensioni, avendo così i due terzi necessari per essere adottata. L’iniziativa, per la quale hanno firmato l’anno scorso tre milioni di persone, è stata inoltrata al Parlamento dalla Coalizione per la Famiglia e sollecita la sostituzione nell’articolo 48 della Costituzione della Romania della parola “coniugi” con il sintagma “uomo e donna”.
Leyla Cheamil, 10.05.2017, 13:38
La famiglia è basata sul matrimonio liberamente consentito tra un uomo e una donna, sulla loro parità di diritti e sul dovere dei genitori di garantire l’allevamento, l’educazione e l’istruzione dei figli. Questo è il provvedimento inserito nell’iniziativa cittadina per la revisione della Costituzione in merito alla ridefinizione della famiglia, adottata, martedì, a larga maggioranza, dalla plenaria della Camera dei Deputati di Bucarest. La proposta ha ricevuto 232 voti favorevoli, 22 contrati e 13 astensioni, avendo così i due terzi necessari per essere adottata. L’iniziativa, per la quale hanno firmato l’anno scorso tre milioni di persone, è stata inoltrata al Parlamento dalla Coalizione per la Famiglia e sollecita la sostituzione nell’articolo 48 della Costituzione della Romania della parola “coniugi” con il sintagma “uomo e donna”.
L’organizzazione di un voto popolare su questo tema creerebbe discordia nella società, sono del parere i parlamentari dell’Unione Salvate la Romania, che si oppongono a questo referendum. Allo stesso tempo, loro hanno spiegato che rispettano il diritto dei cittadini all’iniziativa. Dan Barna, deputato USR: “È la famiglia tradizionale un valore importante per la nostra società? Sì, indubbiamente. Sono la tolleranza e il rispetto delle minoranze un valore importante per la nostra società? Sì, indubbiamente. Siamo onesti e guardiamoci in faccia! Questo referendum costringe i cittadini della Romania a mettere questi due valori in un ordine o in un altro? Questo referendum aggrava una frattura nella nostra società attuale.”
D’altra parte, il senatore ALDE Varujan Vosganian considera che l’iniziativa non sia rivolta contro qualcuno e non rappresenti un gesto di intolleranza: “Non ho mai pensato che l’idea della maternità abbinata a quella della paternità potesse essere intollerante! Infatti, la condizione umana è costruita proprio su questa base! In fondo, su questo è costruita la tradizione del nostro popolo! Sottolineare che in una famiglia un bambino deve chiamare un genitore “madre” e l’altro “padre” non è un fatto rivolto contro nessuno, ognuno è libero, secondo la Costituzione di vivere secondo i propri desideri, propensioni e affinità!”
Dal canto suo, il PNL ha reso noto che inoltrerà al Senato degli emendamenti a questo progetto, mentre il premier socialdemocratico Sorin Grindeanu ha precisato che è molto importante che ci sia un dibattito sull’iniziativa cittadina relativa alla ridefinizione della famiglia.
Il popolo romeno deciderà tramite voto ciò che succederà, ha concluso il premier. Se la proposta sarà approvata anche dal Senato, i romeni saranno chiamati alle urne per esprimere il loro voto nell’ambito di un referendum organizzato entro almeno 30 giorni dalla data di adozione del progetto. (tr. G.P.)