La missione del FMI, alla fine
Una missione del Fondo Monetario Internazionale ha effettuato nel periodo 2 – 15 marzo una visita a Bucarest per la valutazione annua dell’economia romena. Il FMI anticipa una crescita economica del 4,2% quest’anno e del 3,6% nel 2017, in seguito alle misure di rilassamento fiscale e di aumento dei redditi che stimolano il consumo. Tuttavia, alla fine dalla visita, il capo della missione del FMI, Reza Baqir, ha richiamato l’attenzione, che i tagli di tasse implementati tramite il nuovo Codice Fiscale sono pro-ciclici e mettono in pericolo la capacità della Romania di reagire in eventuali periodi di regresso economico in futuro. Il Fondo raccomanda perciò alla Romania di rinviare le misure di rilassamento fiscale che dovrebbero entrare in vigore nel 2017, di modo che il deficit di bilancio sia diminuito al 2% del PIL. Gli esperti sollecitano ancora il rinvio del prossimo taglio dell’IVA dal 20% attuale al 19% e anche delle altre facilità previste nel Codice Fiscale, che porterebbero a risparmi dello 0,75% del PIL. Il Fondo chiede, d’altra parte, per quest’anno, miglioramenti nella disciplina delle spese e nell’amministrazione fiscale. Il FMI ha ammonito anche sul pericolo di un aumento eccessivo dello stipendio minimo che potrebbe determinare i datori di lavoro a ridurre il personale o a utilizzare modi informali di pagamento dei dipendenti. Il FMI richiama l’attenzione anche sul possibile impatto sul settore finanziario della legge che permette di restituire alla banca una casa comprata con un mutuo, nella sua forma attuale. Il capo della missione del FMI per la Romania ha dichiarato: E’ importante che qualsiasi misura di sostegno sia ben mirata, cioè che ne traggano beneficio solo coloro che hanno veramente bisogno. Che non siano sprecate le risorse per offrire sostegno a coloro che hanno preso soldi in prestito a scopi di speculazione o di investimento oppure a coloro che si permettono ancora di pagare le rate. E’ importante anche evitare l’applicazione retroattiva della legge, cioè che sia applicata obbligatoriamente anche a contratti già esistenti. Avrebbe un impatto negativo sulla percezione del diritto di proprietà e sul clima d’affari.
România Internațional, 15.03.2016, 17:44
Una missione del Fondo Monetario Internazionale ha effettuato nel periodo 2 – 15 marzo una visita a Bucarest per la valutazione annua dell’economia romena. Il FMI anticipa una crescita economica del 4,2% quest’anno e del 3,6% nel 2017, in seguito alle misure di rilassamento fiscale e di aumento dei redditi che stimolano il consumo. Tuttavia, alla fine dalla visita, il capo della missione del FMI, Reza Baqir, ha richiamato l’attenzione, che i tagli di tasse implementati tramite il nuovo Codice Fiscale sono pro-ciclici e mettono in pericolo la capacità della Romania di reagire in eventuali periodi di regresso economico in futuro. Il Fondo raccomanda perciò alla Romania di rinviare le misure di rilassamento fiscale che dovrebbero entrare in vigore nel 2017, di modo che il deficit di bilancio sia diminuito al 2% del PIL. Gli esperti sollecitano ancora il rinvio del prossimo taglio dell’IVA dal 20% attuale al 19% e anche delle altre facilità previste nel Codice Fiscale, che porterebbero a risparmi dello 0,75% del PIL. Il Fondo chiede, d’altra parte, per quest’anno, miglioramenti nella disciplina delle spese e nell’amministrazione fiscale. Il FMI ha ammonito anche sul pericolo di un aumento eccessivo dello stipendio minimo che potrebbe determinare i datori di lavoro a ridurre il personale o a utilizzare modi informali di pagamento dei dipendenti. Il FMI richiama l’attenzione anche sul possibile impatto sul settore finanziario della legge che permette di restituire alla banca una casa comprata con un mutuo, nella sua forma attuale. Il capo della missione del FMI per la Romania ha dichiarato: E’ importante che qualsiasi misura di sostegno sia ben mirata, cioè che ne traggano beneficio solo coloro che hanno veramente bisogno. Che non siano sprecate le risorse per offrire sostegno a coloro che hanno preso soldi in prestito a scopi di speculazione o di investimento oppure a coloro che si permettono ancora di pagare le rate. E’ importante anche evitare l’applicazione retroattiva della legge, cioè che sia applicata obbligatoriamente anche a contratti già esistenti. Avrebbe un impatto negativo sulla percezione del diritto di proprietà e sul clima d’affari.
Il progetto permette ad una persona di liberarsi dal debito che ha con la banca restituendo a questa la casa comprata con i soldi presi in prestito. Quanto alle riforme strutturali, gli esperti del FMI raccomandano alle autorità romene di adottare il prima possibile le modifiche legate al miglioramento del governo d’impresa nelle compagnie a capitale pubblico e di redigere una lista delle priorità per le quotazioni in borsa e le privatizzazioni. Queste riforme aiuteranno a migliorare il management nelle compagnie di stato, a stanziare in modo più efficace le risorse, ad aumentare la profittabilità, a stanziare meno fondi dal budget e a limitare i debiti dello stato. Un’altra raccomandazione fatta alle autorità romene è di continuare la lotta alla corruzione. Stando al FMI, la diminuzione della corruzione aiuterà a contrastare l’evasione fiscale, a migliorare l’ambiente d’affari e ad attirare investitori stranieri. (traduzione di Gabriela Petre)