La minivacanza per la Festa Nazionale
È finita la minivacanza di quattro giorni occasionata dalla Festa Nazionale della Romania, celebrata il 1 dicembre e dalla festa di Sant’Andrea, protettore del Paese, celebrata il 30 novembre. Più di 88 mila turisti romeni hanno passato i giorni liberi negli alberghi e negli agriturismi del Paese, ha stimato la Federazione dei Padronati del Turismo Romeno. Un’analisi della Federazione rileva che i romeni hanno speso per vitto e alloggio circa 9,4 milioni di euro. Secondo la stessa analisi, per la prima volta negli ultimi 27 anni, i pacchetti city break interni sono stati meglio venduti rispetto a quelli nelle città turistiche europee. A differenza degli anni in cui i turisti romeni optavano per viaggi nelle città dell’Europa, nella minivacanza del 1 dicembre di quest’anno, circa 39.000 romeni hanno preferito le città romene, le più ricercate essendo quelle della Transilvania: Alba Iulia, Sibiu, Braşov e Cluj Napoca.
Leyla Cheamil, 04.12.2017, 12:37
È finita la minivacanza di quattro giorni occasionata dalla Festa Nazionale della Romania, celebrata il 1 dicembre e dalla festa di Sant’Andrea, protettore del Paese, celebrata il 30 novembre. Più di 88 mila turisti romeni hanno passato i giorni liberi negli alberghi e negli agriturismi del Paese, ha stimato la Federazione dei Padronati del Turismo Romeno. Un’analisi della Federazione rileva che i romeni hanno speso per vitto e alloggio circa 9,4 milioni di euro. Secondo la stessa analisi, per la prima volta negli ultimi 27 anni, i pacchetti city break interni sono stati meglio venduti rispetto a quelli nelle città turistiche europee. A differenza degli anni in cui i turisti romeni optavano per viaggi nelle città dell’Europa, nella minivacanza del 1 dicembre di quest’anno, circa 39.000 romeni hanno preferito le città romene, le più ricercate essendo quelle della Transilvania: Alba Iulia, Sibiu, Braşov e Cluj Napoca.
Per quanto riguarda i costi, le tariffe dei pacchetti promozionali per il 1 dicembre hanno spaziato fra 359 lei (pari a circa 80 euro) e 800 lei (circa 175 euro) a testa. Nelle stazioni montane tradizionali, come quelle sulla Valle del Prahova (sud) o di Poiana Braşov (centro), il grado di occupazione è stato dell’80-90%. Tra le predilette, si sono annoverate anche le stazioni della Bucovina (nord-est) oppure quelle balneo-climatiche. Per rilassarsi, oltre 20.000 turisti hanno scelto destinazioni montane, dove hanno beneficiato di stupendi paesaggi invernali, mentre quelli che hanno scelto gli agriturismi sono stati accolti con piatti tipici romeni come gli involtini o la tochitură.
D’altra parte, i romeni che dovevano tornare al lavoro lunedì mattina, hanno affrontato un traffico infernale al ritorno a casa. Soprattutto all’uscita dalle stazioni sulla Valle del Prahova si sono creati ingorghi e si è circolato con difficoltà. Altri hanno approfittato del weekend lungo per visitare i genitori o i parenti di altre località. Quindi, molti hanno preferito fare visite di un giorno o passare la minivacanza da amici o parenti.
Nelle grandi città romene, la Festa Nazionale della Romania è stata celebrata tramite sfilate, concerti di musica folcloristica e leggera organizzati all’aperto, proiezioni di film e attività per bambini. A Bucarest, l’evento principale è stato rappresentato dalla tradizionale parata militare. Gli abitanti della capitale hanno potuto ammirare anche le luci decorative natalizie che sono state accese venerdì. Più di 3 milioni di luci addobbano la capitale e quest’anno le decorazioni lampeggianti sono ispirate alle tradizioni romene. Nel centro di Bucarest, è stato aperto pure un Mercatino di Natale, con una zona gastronomica, più di 100 casette di legno con prodotti tradizionali e un pattinatoio.