La mappa della corruzione
Bucarest sarebbe la città romena più corrotta, stando ad uno studio della Coalizione la Romania Pulita e della Società Accademica Romena, intitolato “La mappa della corruzione locale”. Lo studio si è concentrato su 4 settori: concessione di contratti pubblici, erogazione di servizi ai cittadini, stanziamenti al fondo di riserva e il favoritismo in materia di legislazione.
Valentin Țigău, 16.04.2015, 14:40
Bucarest sarebbe la città romena più corrotta, stando ad uno studio della Coalizione la Romania Pulita e della Società Accademica Romena, intitolato “La mappa della corruzione locale”. Lo studio si è concentrato su 4 settori: concessione di contratti pubblici, erogazione di servizi ai cittadini, stanziamenti al fondo di riserva e il favoritismo in materia di legislazione.
Nella classifica delle aree con il più alto tasso di corruzione, dopo la capitale Bucarest, le province di Maramures (nel nord-ovest) e Bacau (nell’est), al polo opposto collocandosi Salaj (nel nord-ovest), Mehedinti e Teleorman (ambo nel sud), e Botosani (nel nord-est). La mappa è stata realizzata in base ai dati degli ultimi 5 anni rilasciati dalla Direzione Nazionale Anticorruzione. Dall’analisi risulta che i più vulnerabili alla corruzione sono i sindaci, il che non è rimasto senza effetto, afferma la presidente della Società Accademica Romena, Alina Mungiu Pippidi.
“Abbiamo scoperto un’associazione significativa tra il numero di condanne nei fascicoli gestiti dalla Direzione Nazionale Anticorruzione in una provincia e il tasso di partecipazione al voto. La gente non va a votare oppure va sempre di meno nelle province con molta corruzione. Perchè? Perchè la percezione è che non c’è chi scegliere. Gli stessi politici si candidano da parte di diversi partiti e la percezione della gente è che sono tutti altrettanto corrotti”.
Dalla ”Mappa della corruzione locale” risulta che non c’è provincia in Romania in cui non sia stato segnalato e portato in tribunale almeno un caso di corruzione negli ultimi anni. Allo stesso tempo, lo studio rileva che le persone con incarichi importanti ricevono più pene detentive con la sospensione dell’esecuzione della pena rispetto alle persone abituali. Comunque, tra il 2010 e il 2014 sono stati condannati in via definitiva 56 sindaci e vicesindaci.
Per quanto riguarda i dignitari, la Direzione Nazionale Anticorruzione annunciava, martedi’, ad una serie di ascolti nel Parlamento Europeo sul tema della corruzione di aver formulato 12 domande di via libera al perseguimento penale di ministri ed ex ministri, di cui una inviata al Parlamento Europeo. Le autorità romene sono state esortate in questa occasione a continuare le riforme nella giustizia e, dopo i recenti progressi registrati nello smantellamento del sistema di corruzione al vertice, a concentrasi anche sulla piccola corruzione. L’Organizzazione Transparency International constatava, nel suo più recente rapporto annuale, che al capitolo corruzione, la Romania si colloca tra Italia e Bulgaria. La percezione è negativa anche tra i romeni. Il 76% di essi sono d’accordo che, in Romania, la corruzione è un problema serio, mentre nei Paesi europei, solo il 41% dei cittadini credono di avere problemi con questo flagello.
(traduzione di Adina Vasile)