La legislazione sull’abuso d’ufficio, in esame
Il Ministero romeno della Giustizia ha annunciato che stabilirà un tetto, che ha definito ragionevole, al di là
del quale l’abuso d’ufficio sarà ritenuto reato. La precisazione è stata
fatta dal ministro della Giustizia Tudorel Toader, dopo che i giudici della Corte
Costituzionale hanno deciso che spetta al Parlamento decidere che tetto va
imposto per i danni recati da simili reati. La Corte Costituzionale aveva
risolto, cosi’, la richiesta dell’ex moglie del presidente del Partito
Socialdemocratico (al governo) e della Camera dei Deputati, Liviu Dragnea,
Bombonica Prodana, lei stessa processata in un fascicolo su abuso d’ufficio.
L’ex moglie di Dragnea ha invocato l’incostituzionalità del rispettivo articolo
dell’attuale Codice Penale nel fascicolo sulle assunzioni presso la Direzione
di Assistenza Sociale nella provincia di Teleorman (sud della Romania), che ha
diretto nel periodo in cui suo marito era presidente del Consiglio Provinciale.
I procuratori della Direzione Nazionale Anticorruzione accusano Dragnea stesso
di istigazione ad abuso d’ufficio e falso intellettuale, perchè egli avrebbe
determinato i dipendenti della Direzione ad assumere, in modo fittizio, due
persone, membri dell’organizzazione provinciale del PSD. Persone che sono state
pagate con soldi pubblici, sebbene prestassero attività esclusivamente per il
partito.
Bogdan Matei, 13.06.2017, 15:35
Il Ministero romeno della Giustizia ha annunciato che stabilirà un tetto, che ha definito ragionevole, al di là
del quale l’abuso d’ufficio sarà ritenuto reato. La precisazione è stata
fatta dal ministro della Giustizia Tudorel Toader, dopo che i giudici della Corte
Costituzionale hanno deciso che spetta al Parlamento decidere che tetto va
imposto per i danni recati da simili reati. La Corte Costituzionale aveva
risolto, cosi’, la richiesta dell’ex moglie del presidente del Partito
Socialdemocratico (al governo) e della Camera dei Deputati, Liviu Dragnea,
Bombonica Prodana, lei stessa processata in un fascicolo su abuso d’ufficio.
L’ex moglie di Dragnea ha invocato l’incostituzionalità del rispettivo articolo
dell’attuale Codice Penale nel fascicolo sulle assunzioni presso la Direzione
di Assistenza Sociale nella provincia di Teleorman (sud della Romania), che ha
diretto nel periodo in cui suo marito era presidente del Consiglio Provinciale.
I procuratori della Direzione Nazionale Anticorruzione accusano Dragnea stesso
di istigazione ad abuso d’ufficio e falso intellettuale, perchè egli avrebbe
determinato i dipendenti della Direzione ad assumere, in modo fittizio, due
persone, membri dell’organizzazione provinciale del PSD. Persone che sono state
pagate con soldi pubblici, sebbene prestassero attività esclusivamente per il
partito.
Aspettiamo prima la
decisione della Corte, la sua motivazione integrale, non solo il comunicato,
dopo di che organizzeremo dibattiti con i professionisti di giurisprudenza, con
la società civile, per vedere quale può essere quel tetto ragionevole atto ad allineare
i provvedimenti del Codice Penale con la decisione della Corte Costituzionale,
perchè si parla dell’obbligo del legislatore primario e delegato, ha spiegato il ministro Tudorel Toader.
A
nome dei magistrati, il presidente dell’Alta Corte di Cassazione e Giustizia,
Cristina Tarcea, ritiene che il tetto andrà stabilito a seconda della
valutazione dei giudici sul grado di pericolosità sociale del reato.
Credo che adesso siano premature le discussioni
sul livello della frode, perchè, se la Corte Costituzionale ha avuto in vista
un basso grado di pericolosità sociale del reato, certo, il tetto imposto deve
essere relativamente basso, se ha avuto in vista altri aspetti, il tetto può
variare a seconda di ciò che ha avuto in vista la Corte Costituzionale,
ha precisato Cristina Tarcea.
Il
Pubblico Ministero, invece, è categorico contro l’introduzione di alcun tetto.
Il procuratore generale, Augustin Lazăr, ha precisato che non rinuncerà a
questo punto di vista, che ha già espresso pubblicamente. Il Ministero ha fatto
l’annuncio nel contesto dei forti sospetti nella società sul desiderio del
Governo di mitigare la campagna di lotta alla corruzione, che ha inviato dietro
le sbarre o almeno sul banco degli imputati numerosi politici una volta
intangibili. All’inizio dell’anno, il tentativo dell’ex ministro della
Giustizia, Florin Iordache, di cambiare i codici penale e di procedura penale
tramite decreto-legge ha fatto scendere in piazza centinaia di migliaia di
romeni, nella più ampia protesta collettiva del periodo post-comunista. In fin
dei conti, il Governo ha rinunciato al decreto-legge e il ministro Iordache al
portafoglio. (traduzione di Adina Vasile)