La legislazione sul sistema penitenziario
Le autorità di Bucarest cercano soluzioni per migliorare la situazione nelle carceri per evitare nuove sanzioni da parte della Corte Europea dei Diritti Umani (CEDU) a causa delle condizioni di detenzione. L’anno scorso, le multe sono ammontate a 1,6 milioni di euro. A fine gennaio, il Governo PSD-ALDE adottava un controverso decreto governativo d’urgenza sulla concessione della grazia, spiegando che le carceri sono sovraffollate e che il progetto prevedeva la grazia integrale nel caso delle pene inferiori ai cinque anni, ma non nel caso dei recidivi. La decisione ha determinato le più ampie proteste di piazza in Romania dal crollo del comunismo nel 1989 ed ha attirato critiche interne ed esterne. In seguito alle manifestazioni, i governanti hanno rinunciato a questi cambiamenti.
Mihai Pelin, 14.03.2017, 13:20
Le autorità di Bucarest cercano soluzioni per migliorare la situazione nelle carceri per evitare nuove sanzioni da parte della Corte Europea dei Diritti Umani (CEDU) a causa delle condizioni di detenzione. L’anno scorso, le multe sono ammontate a 1,6 milioni di euro. A fine gennaio, il Governo PSD-ALDE adottava un controverso decreto governativo d’urgenza sulla concessione della grazia, spiegando che le carceri sono sovraffollate e che il progetto prevedeva la grazia integrale nel caso delle pene inferiori ai cinque anni, ma non nel caso dei recidivi. La decisione ha determinato le più ampie proteste di piazza in Romania dal crollo del comunismo nel 1989 ed ha attirato critiche interne ed esterne. In seguito alle manifestazioni, i governanti hanno rinunciato a questi cambiamenti.
Di recente la questione dei penitenziari romeni è tornata in primo piano. Il Senato ha adottato, lunedì, un progetto di modifica della legge sull’espiazione delle pene. Il progetto prevede che i detenuti incarcerati in condizioni improprie beneficeranno di una diminuzione delle pene di 3 giorni al mese. Per spazio inadeguato di detenzione si intende uno spazio inferiore ai 4 mq a testa. Il progetto, che fa parte di un pacchetto di misure avviate dal governo romeno per evitare un’ulteriore sanzione da parte della CEDU, è stato votato da tutti i partiti. Il senatore PNL, Alina Gorghiu menzionava che in questo modo la Romania fa un mezzo passo in avanti verso la soluzione di un problema di fondo. Alina Gorghiu: “Se non discuteremo ogni volta della costruzione dei penitenziari che il governo prende in considerazione, se non prenderemo sul serio la questione dei braccialetti elettronici, se non arriveremo a dire chiaramente che il ricorso per ottenere la compensazione non risolve la questione dell’igiene nelle cellule in cui sono incarcerati i detenuti, né la questione del loro reinserimento sociale, che è il maggiore difetto del sistema penitenziario romeno, allora vuol dire che non risolviamo il problema di fondo.”
Nell’opinione del senatore socialdemocratico, Şerban Nicolae, la situazione nei penitenziari resta un problema reale, anche se il fenomeno delinquenziale è in calo. Şerban Nicolae: “15 anni fa, il numero dei detenuti incarcerati nei penitenziari romeni era di 56.000. Attualmente, ce ne sono 28.000, quindi senza una legge sulla grazia, senza altre misure specifiche, senza un ricorso per la compensazione, senza braccialetti elettronici o misure alternative per scontare la pena, ma solo in base all’attuale procedura giudiziaria sull’espiazione delle pene, il numero dei detenuti nei penitenziari romeni si è dimezzato.” Il progetto di legge adottato dai senatori, arriverà alla Camera dei Deputati, che darà un voto decisivo in questo caso. (tr. G.P.)