La legge sull’abrogazione di una serie di tasse, alla Corte Costituzionale
Leyla Cheamil, 16.11.2016, 16:53
Votata in fretta dal Parlamento
di Bucarest lo scorso mese, la legge che prevde l’abrogazione di oltre 100
tasse non fiscali non è stata promulgata dal presidente Klaus Iohannis.
Promossa dal PSD, essa prevede, tra l’altro, l’abrogazione, dal 1 gennaio del
2017, del bollo ambientale per le auto, della tassa per il rilascio del
passaporto temporaneo, del canone radio-tv, della tassa per il casellario
fiscale. Il capo dello stato ha contestato, ieri, alla CC, la legge, motivando
che non rispetta alcuni articoli della Legge fondamentale. Nella segnalazione
inviata alla CC, il presidente afferma che la legge viola le norme
costituzionali sul principio della separazione dei poteri nello stato e della
legalità, i rapporti del Parlamento col Governo e il ruolo dell’Esecutivo.
Nella segnalazione di incostituzionalità, Klaus Iohannis afferma inoltre che
molti cittadini desiderano l’aborgazione di una serie di tasse, ma ciò deve
avvenire in modo coerente, efficiente e responsabile, Il capo dello stato
ritiene che la fretta con cui è stato trattato l’argomento dal Parlamento ha
fatto si’ che alcune misure previste dalla legge contenessero indizi di
inconstituzionalità.
Per motivi, che personalmente
non conosco, si è lavorato nel Parlamento con una procedura molto rapida, che
non ha permesso oppure forse non si è desiderato che fossero rispettate certe
esigenze della procedura. Di seguito, ho considerato che alcune cose, sia per
quanto riguarda la procedura che per quanto riguarda il merito, non siano state
chiarite abbastanza dal Parlamento, e ho chiesto, di conseguenza, una verifica
della costituzionalità. Certo, nella misura in cui la CC riterrà che certe
parti vadano riformulate, il Parlamento potrà farlo, nel caso in cui la legge
sarà re-inviata a me, certo che prenderò, in quel momento, la decisione di
promulgare la legge o di chiedere al Parlamento di completarla, ha detto il presidente.
Il presidente Iohannis ha ammonito che, con questa legge, la Romania
rischia di superare la soglia del 3% del deficit, gradita con gli organismi
internazionali. Una decisione esclusivamente politica, ha affermato il
promotore della legge, il leader PSD, Liviu Dragnea, della decisione del capo
dello stato di chiedere il controllo della costituzionalità. Dal canto loro, i
liberali sono d’accordo con la maggior parte dei provvedimenti della legge, ma
valutano che è necessario mantenere il bollo ambientale e il canone radio-tv.
L’abrogazione di quest’ultimo ha destato accesi dibattiti sulla scena pubblica.
I sostenitori del canone radio-tv – organizzazioni ed esperti media – affermano
che la sua eliminazione e il finanziamento esclusivo delle emittenti radio e
televisiva pubbliche dal bilancio di stato creerebbero le premesse per il loro
subordinamento politico. La CC ha stabilito come termine per l’esame della
richiesta del presidente il 14 dicembre. (traduzione di Adina Vasile)