La legge sulla retribuzione unitaria – al Senato
Dal punto di vista procedurale, il disegno di legge sulla retribuzione unitaria dei pubblici dipendenti fa un passo in avanti ed è sottoposto a dibattito nella plenaria del Senato. Giovedì, la bozza promossa dal Governo PSD-ALDE ha ricevuto il voto positivo della camera alta, ma non prima che venissero apportati emendamenti significativi. Così, dal 1 gennaio 2018 saranno aumentati del 15% gli stipendi dei dipendenti dei servizi deconcentrati subordinati al ministero dell’Ambiente, oppure gli stipendi del personale dell’Agenzia Nazionale di Integrità, che ha accesso a documenti e informazioni classificate.
Bogdan Matei, 22.05.2017, 15:10
Su proposta del PNL e dell’UDMR, all’opposizione, è stato accettato un altro emendamento, tramite cui vengono aumentati di 1.450 lei (pari a circa 300 euro) gli stipendi di tutti i sindaci e vicesindaci delle città. Non beneficeranno dell’aumento il sindaco generale e il vicesindaco della capitale e neanche i presidenti e i vicepresidenti dei consigli provinciali. Sempre all’opposizione, il senatore USR Florina Presagă, l’unico membro della commissione che ha votato contro, ha definito l’emendamento un concorso tra tutti i partiti per aumentare gli stipendi” ai capi dell’amministrazione locale. Stando ai commentatori, in questo modo, i leader al centro si assicurano una volta in più, il sostegno dei cosiddetti baroni locali, piccoli e grandi, efficaci collettori di voti alle presidenziali e alle politiche.
Il ministro del Lavoro, la socialdemocratica Olguţa Vasilescu, ha ringraziato i senatori dell’opposizione per gli emendamenti inoltrati, di cui ha affermato che sono molto buoni e volti a correggere la legge”. In precedenza, lei aveva affermato che i cambiamenti sono obbligatori, perché l’attuale legge nel settore ha prodotto molte iniquità nel sistema statale ed ha portato, tra l’altro, all’esodo all’estero dei medici romeni. Il nuovo progetto prevede una crescita media del 56% degli stipendi dei pubblici dipendenti, con aumenti significativi, di oltre il 100%, alla base della piramide salariale e inferiori al vertice. I liberali affermano di essere d’accordo che una nuova legge sulla retribuzione è necessaria, ma considerano che il progetto della sinistra determinerà anche tagli salariali significativi per alcune categorie di pubblici dipendenti, fatto che trasgredisce i provvedimenti della Costituzione e può generare una valanga di processi.
Anche se sono sempre meno influenti nella società, sullo sfondo della diminuzione del numero di membri contribuenti, i capi delle principali confederazioni sindacali sono stati invitati, la scorsa settimana, ai dibattiti nella commissione. Anche loro hanno ammonito che alcuni articoli della legge porteranno a tagli salariali, mentre altri sono semplicemente contrari alla legge fondamentale. (tr. G.P.)