La legge sul trapianto
Migliaia di romeni aspettano, attualmente, una nuova chance alla vita sulle liste d’attesa per il trapianto e il numero dei donatori continua a diminuire da un anno all’altro. Dolo 55 donatori di organi per i quali è stata dichiarata la morte cerebrale sono stati registrati nel 2018, su un numero totale di 160 potenziali donatori — lo rilevano i dati trasmessi dall’Agenzia Nazionale per il Trapianto. Purtroppo, molte delle loro famiglie non hanno accettato il prelevamento di organi, mentre gli altri hanno avuto altri problemi di salute che hanno reso impossibile l’intervento. Sono stati realizzati, in tutto, 102 trapianti renali, 46 di fegato, 3 di polmoni e 5 di cuore. Le autorità stanno cercando di risolvere il problema tramite la nuova Legge sul trapianto, il cui testo è stato redatto e che potrebbe essere sottoposta al dibattito pubblico il mese prossimo.
Mihai Pelin, 21.11.2018, 14:10
Migliaia di romeni aspettano, attualmente, una nuova chance alla vita sulle liste d’attesa per il trapianto e il numero dei donatori continua a diminuire da un anno all’altro. Dolo 55 donatori di organi per i quali è stata dichiarata la morte cerebrale sono stati registrati nel 2018, su un numero totale di 160 potenziali donatori — lo rilevano i dati trasmessi dall’Agenzia Nazionale per il Trapianto. Purtroppo, molte delle loro famiglie non hanno accettato il prelevamento di organi, mentre gli altri hanno avuto altri problemi di salute che hanno reso impossibile l’intervento. Sono stati realizzati, in tutto, 102 trapianti renali, 46 di fegato, 3 di polmoni e 5 di cuore. Le autorità stanno cercando di risolvere il problema tramite la nuova Legge sul trapianto, il cui testo è stato redatto e che potrebbe essere sottoposta al dibattito pubblico il mese prossimo.
La ministra della Salute, Sorina Pintea, ha presentato dettagliatamente i principali punti del progetto. Sorina Pintea: “In primo luogo, questa legge sul trapianto garantirà la trasparenza tanto necessaria in questo sistema. Inoltre, si tratta di novità per quanto riguarda l’accordo delle persone che desiderano donare organi. Sono cose che, a mio avviso, porteranno un più di trasparenza e accelereranno in un certo modo la donazione e il prelievo di organi, senza il quale il trapianto non potrebbe, infatti, esistere.”
Nel programma nazionale di trapianto in Romania ci sono 41 unità sanitarie accreditate per il prelievo di organi, però solo 11 hanno realizzato interventi del genere. Stando alla ministra della salute, il programma è utilizzato in maniera inefficace. Sorina Pintea: “Normalmente, tutti coloro che sono coinvolti nell’attività di trapianto, devono essere un’equipe e mi riferisco ai coordinatori provinciali, regionali, all’Agenzia Nazionale per il Trapianto, perché, in primo luogo, non c’è trapianto senza organi e, se si vuole accedere a organizzazioni internazionali, questa è la prima cosa che viene messa in discussione. Esiste in Romania il Programma Nazionale di Trapianto, abbastanza generoso dal mio punto di vista. Purtroppo, sotto certi aspetti, è utilizzato in maniera inefficace. Non capisco come sia possibile avere, in un distretto, in un mese, 48 pazienti dichiarati in stato di morte cerebrale e nessun prelievo. Vuol dire che manca l’interesse. Ciò non spetta più al ministro della Salute o forse sì. Forse il rispettivo distretto non verrà più incluso nel Programma Nazionale di Trapianto.”
La legge prevede anche la possibilità che una persona che desidera donare i propri organi si possa iscrivere, durante la vita, nel registro dei donatori, affinché i suoi organi possano essere prelevati una volta dichiarata la sua morte cerebrale. La Romania si piazza all’ultimo posto nella classifica europea sul numero dei donatori di organi ed è uno dei pochi Paesi dell’Europa che non ha ancora una legislazione in questo settore.