La legge sui libri di testo sta per essere promulgata
La legge sui libri di testo è stata adottata dal Senato, che ha potere decisionale in questo caso, e sarà inoltrata al presidente della Romania per essere promulgata. Il disegno di legge prevede, tra l’altro, che ci saranno tre versioni di libri di testo di base dopo la valutazione, e il Ministero dell’Istruzione sarà direttamente responsabile della qualità dei manuali. Secondo il disegno di legge, a cominciare dal 2020 ogni manuale sarà pubblicato in quattro varianti: cartacea, digitale, interattiva e per i non vedenti.
Daniela Budu, 23.05.2018, 13:38
Liviu Pop, presidente della Commissione per l’istruzione, senatore PSD: “La legge fa tre cose: rende responsabile il Ministero dell’Istruzione se i libri di testo non arrivano in tempo, garantisce per ogni materia al massimo tre manuali, e in più se nessuno presenta un progetto di libro di testo per la scuola, il Ministero può realizzare da solo il manuale, e introduce un elemento nuovo — libri di testo per i non vedenti, che finora non è mai esistito nel sistema di insegnamento romeno”.
L’opposizione ha criticato il disegno di legge, affermando che non garantirà la qualità dei manuali e determinerà abusi da parte del Ministero dell’Istruzione. Il senatore PNL (il principale partito all’opposizione in Romania), Mario Oprea, è del parere che tramite questa legge sia eliminata qualsiasi concorrenza e che il Ministero dell’Istruzione avrà il monopolio sui libri di testo. Mario Oprea: “Contestiamo l’essenza di questa iniziativa, che non ha alcun legame con i principi utilizzati negli stati europei. Aspettiamo da questa legge principi che stanno alla base di un insegnamento moderno. Come già intuiamo, l’operazione della pubblicazione centralizzata dei libri di testo si svolgerà in maniera non trasparente, al limite della legalità e contro tutto quello che si è desiderato realizzare tramite le numerose riforme dell’insegnamento in Romania dopo il 1989. Il PNL non può essere d’accordo con un tipo di insegnamento romeno di questo tipo”.
Inoltre, sempre più professori, avvertono che la legge spingerà indietro di 30 anni il sistema di insegnamento, costringendo i ragazzi a studiare su libri pubblicati da un’unica casa editrice, quella del Ministero dell’Istruzione. Uno dei più conosciuti autori di manuali, il professore Octavian Mândruţ, ha rifiutato di inviare quest’anno una proposta di libro di testo, sebbene sui suoi libri di geografia hanno studiato le generazioni degli ultimi 20 anni. I dati del 2017 rilevavano che il mercato dei manuali in Romania ammonta a circa 60 milioni di euro, però solo 6 milioni sono pagati dallo stato, mentre spetta ai genitori pagare la differenza. Gli specialisti dicono che i manuali scolastici e il programma sono un peso per gli alunni, i quali arrivano a lavorare più di un adulto in un giorno e ad essere sovraccarichi di informazioni. Dal canto loro, i genitori sperano alla fine di ogni anno scolastico che l’anno successivo sia meno pieno di incertezze per quanto riguarda i libri di testo sui quali studiano i loro figli e che non siano più costretti a farsi carico del loro acquisto.