La Gran Bretagna sta preparando la Brexit
Roxana Vasile, 20.01.2017, 16:51
La Gran Bretagna – afferma Theresa May – è aperta e tollerante, ma il
messaggio dei suoi cittadini è stato molto chiaro, cioè che, tramite la Brexit,
va controllato il numero di europei che decidono di venire nel loro Paese. Cosa
succederà con noi? Con le nostre pensioni? Con i nostri figli? Sono domande che
si fanno sia i 3 milioni di immigrati europei in Gran Bretagna, che i quasi 2
milioni di britannici che vivono in Paesi dell’Ue. Avranno bisogno di visti,
permessi di lavoro, di soggiorno o dovranno semplicemente fare i loro bagali?
Per ora, niente è certo, ma per la Romania, la prospettiva di mettere in
discussione il pricipio della libera circolazione dei lavoratori comunitari è
inconcepibile. Poi, il premier britannico parla di un nuovo accordo doganale
con l’Ue. Stando alla May, il successo dell’Ue è nell’interesse di Londra,
cosicchè la Gran Bretagna resterà il migliore amico e vicino dei suoi partner
europei.
In parallello, la Gran Bretagna guarderà al di là delle frontiere
dell’Ue, sperando di diventare una grande nazione commerciale a livello
mondiale tramite la firma di accordi con Paesi della Commonwealth, con gli Usa
e con i giganti asiatici. Inoltre, il Regno Unito, che è stato cosi’ spesso
all’avanguardia dei cambiamenti economici e sociali, intensificherà il suo
nuovo ruolo assunto come il più forte sostenitore di affari, mercati e del libero
scambio ovunque nel mondo – aggiunge Theresa May. Solo il tempo dirà in che
misura il desiderio dei britannici di uscire forti dall’Ue si avvererà! Al più
tardi, a fine marzo, il governo di Londra dovrà avviare ufficialmente la
procedura di divorzio. Sarà il preambolo di duri negoziati con Bruxelles e con
i partner europei, negoziati che dureranno, secondo le stime, nel migliore dei
casi, due anni. (traduzione di Adina Vasile)