La Giornata Mondiale della Libertà di Stampa
Nel 1993, il 3 maggio è stato dichiarato dall’Assemblea Generale dell’ONU la Giornata Mondiale della Libertà di Stampa. La dichiarazione è stata adottata in seguito ad una raccomandazione fatta alla Conferenza Generale UNESCO del 1991, relativa alla promozione della libertà di stampa nel mondo. Secondo la risoluzione del 1991, una stampa libera, pluralista e indipendente è una componente fondamentale di una società democratica. La promozione di una stampa libera rappresenta il diritto di tutti a conoscere la verità, ha affermato il segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, nel suo messaggio per quest’occasione. Allo stesso tempo, egli ha trasmesso a chi ricopre cariche dirigenziali di rafforzare la libertà della stampa e di proteggere i giornalisti.
Leyla Cheamil, 03.05.2018, 14:35
Nel 1993, il 3 maggio è stato dichiarato dall’Assemblea Generale dell’ONU la Giornata Mondiale della Libertà di Stampa. La dichiarazione è stata adottata in seguito ad una raccomandazione fatta alla Conferenza Generale UNESCO del 1991, relativa alla promozione della libertà di stampa nel mondo. Secondo la risoluzione del 1991, una stampa libera, pluralista e indipendente è una componente fondamentale di una società democratica. La promozione di una stampa libera rappresenta il diritto di tutti a conoscere la verità, ha affermato il segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, nel suo messaggio per quest’occasione. Allo stesso tempo, egli ha trasmesso a chi ricopre cariche dirigenziali di rafforzare la libertà della stampa e di proteggere i giornalisti.
La Giornata Mondiale della Libertà di Stampa” è anche un’occasione per rendere omaggio ai giornalisti che hanno perso la vita durante il servizio. Il più recente bilancio rileva che 65 giornalisti sono stati uccisi l’anno scorso, a livello mondiale. Una delle sfide con cui si confronta la stampa, negli ultimi anni, è rappresentata dalla digitalizzazione. D’altronde, l’informazione digitale è il tema del Forum “Digital Transformation Forum, Governance x Watchdogs” ospitato giovedì e venerdì da Bucarest. Organizzato per la prima volta in Romania, il forum punta sul modo in cui le tecnologie digitali dell’informazione contribuiscono ad una migliore governance e aiutano l’attività dei mass-media e della società civile, come vigili della democrazia e del buon governo. Esperti governativi, giornalisti, rappresentanti della società civile ed esperti di comunicazione di oltre 30 Paesi discuteranno dell’efficacia e dell’onestà del governo, del ruolo svolto dai mass-media e del contributo della società civile.
Un’altra sfida recente con cui si confronta la stampa sono le notizie false, un fenomeno preoccupante che si è ampliamente diffuso in più Paesi. Secondo un sondaggio realizzato di recente dalla Commissione Europea, un terzo delle persone intervistate sostiene che si confronta ogni giorno con il fenomeno delle fake news, mentre oltre l’80% degli europei intervistati è del parere che le notizie false rappresentino un problema per il loro Paese e per la democrazia in generale. In Romania, le emittenti radio e televisive godono di una quota di fiducia del 66%, mentre i giornali e le riviste, di solo il 45%. Per quanto riguarda invece i siti di notizie e le fonti online, solo il 37% dei romeni intervistati ha dichiarato di avere fiducia nell’informazione pubblicata. Inoltre, l’82% dei romeni sono del parere che le false notizie rappresentino una minaccia alla democrazia. Il più recente rapporto di specialità, realizzato da Active Watch, rileva che i mass-media in Romania sono ancora utilizzati per propaganda, disinformazione e strumentalizzazione. Nella classifica globale della libertà della stampa, la Romania si piazza al 44esimo posto, prima degli USA e dell’Italia, però dopo la Corea del Sud.