La Fiera del Turismo della Romania 2017
Giunta alla 38/a edizione, la Fiera del Turismo della Romania costituisce una buona opportunità per correggere l’immagine ancora sciupata in questo settore. L’evento riunisce stand di 12 Paesi, associazioni di promozione, compagnie assicurative o aeree, nonchè consigli provinciali di Romania, che tentano di promuovere le proprie offerte turistiche. Ad esempio, lo stand di Sibiu, città della Romania centrale, è dedicato alla gastronomia, visto che fra due anni sarà Regione Europea della Gastronomia. Complessivamente, oltre 200 tour operator e agenzie di viaggio partecipano fino a domenica alla fiera di Bucarest, che aspetta i visitatori con sconti notevoli e offerte speciali.
Bogdan Matei, 17.11.2017, 12:48
Giunta alla 38/a edizione, la Fiera del Turismo della Romania costituisce una buona opportunità per correggere l’immagine ancora sciupata in questo settore. L’evento riunisce stand di 12 Paesi, associazioni di promozione, compagnie assicurative o aeree, nonchè consigli provinciali di Romania, che tentano di promuovere le proprie offerte turistiche. Ad esempio, lo stand di Sibiu, città della Romania centrale, è dedicato alla gastronomia, visto che fra due anni sarà Regione Europea della Gastronomia. Complessivamente, oltre 200 tour operator e agenzie di viaggio partecipano fino a domenica alla fiera di Bucarest, che aspetta i visitatori con sconti notevoli e offerte speciali.
Chi si compra ora una vacanza paga solo 25 euro di anticipo, fino al 31 gennaio fino al 30%, e la differenza 21 giorni prima di partire: queste le nostre offerte first minute. Il pagamento rateale e le somme piccole sono un grande vantaggio. Oltre alle destinazioni tradizionali, i turisti cominciano a tornare anche a quelle esotiche, particolarmente richieste. Sicuramente beneficieranno di tanti sconti e di numerose sorprese alla Fiera del Turismo, ha detto a Radio Romania il rappresentante di un’agenzia, Marius Berca.
Il fatto che il potenziale turistico della Romania sia generoso e in ugual misura scarsamente valorizzato è diventato un tema comune nei dibattiti pubblici. Lo stesso presidente dell’Associazione Nazionale delle Agenzie di Viaggio, Alin Burcea, ammette che siamo ancora in scarsità come arrivi di turisti stranieri in Romania, anche se le percentuali sono in grande crescita, del 10-15% ogni anno. Le località turistiche in riva al Mar Nero e le piste da sci nei Carpazi, il Delta del Danubio, un posto unico in Europa, i monasteri medioevali ortodossi della Bucovina, incluse nel patrimonio dell’UNESCO, le fortezze e le chiese fortificate della Transilvania o i ruderi di architettura orientale della Dobrugea, il palazzo reale di Sinaia o il gigantesco Palazzo del Parlamento di Bucarest sono altrettante destinazioni turistiche a portata di mano.
Inoltre, sottolineano gli specialisti, la Romania è un Paese ancora poco costoso, a prezzi accessibili per moltissimi stranieri e inoltre molto sicuro, con un basso tasso della criminalità, in cui le aggressioni contro i turisti sono rarissime. D’altra parte, però, l’infrastruttura poco salda, una rete stradale che conta solo qualche centinaio di chilometri di autostrada, gli alberghi in gran parte vecchi e i servizi a volte mediocri scoraggiano molti occidentali. Cosicchè la Romania incassa dal turismo meno rispetto alle confinanti Ungheria o Bulgaria, anche se questi due Paesi sono più piccoli e hanno un potenziale turistico più modesto.