La fauna protetta, all’attenzione delle autorità
La Romania vanta la più numerosa popolazione di orsi dell’Europa, circa 6300 esemplari, afferma World Wide Fund, attirando l’attenzione che le pressioni sempre maggiori sulle foreste, il principale habitat degli orsi, rappresentano una minaccia per questa specie. Il maggiore pericolo è la frammentazione degli habitat in seguito allo sviluppo dell’infrastruttura di trasporto, alla costruzione di nuove piste da sci, oppure all’ampliamento degli spazi abitati.
Leyla Cheamil, 19.11.2019, 13:59
La Romania vanta la più numerosa popolazione di orsi dell’Europa, circa 6300 esemplari, afferma World Wide Fund, attirando l’attenzione che le pressioni sempre maggiori sulle foreste, il principale habitat degli orsi, rappresentano una minaccia per questa specie. Il maggiore pericolo è la frammentazione degli habitat in seguito allo sviluppo dell’infrastruttura di trasporto, alla costruzione di nuove piste da sci, oppure all’ampliamento degli spazi abitati.
In Romania sono sempre più frequenti le notizie relative a orsi investiti da macchine. Sabato sera, nel distretto di Harghita, un orso è stato urtato da un’autovettura e lasciato in agonia per più ore prima di essere soppresso. Un caso simile si è registrato, lunedì, nel distretto di Mureş. Per migliorare l’intervento in situazioni del genere, il Ministero dell’Ambiente ha stabilito una serie di misure, dopo una seduta con esponenti del Ministero dell’Interno e dell’Autorità Nazionale Sanitaria Veterinaria. Il ministro dell’Ambiente, Costel Alexe, ha affermato che la legislazione vigente avrebbe permesso ai responsabili locali di sedare l’orso e di redigere una scheda sanitaria.
Il ministro dell’Ambiente, Costel Alexe: “Mi interessa molto la sicurezza dei cittadini, ma desidero pure che questi animali selvaggi abbiano ottime condizioni di vita, dentro la foresta, che non siano più costretti a uscire sulle strade oppure a entrare nei cortili della gente in cerca di cibo. Ho saputo che, dal 2016, non ricevono più cibo nelle foreste. Prometto che questa settimana parlerò con tutte le persone coinvolte nella questione e avremo nuovamente una comunicazione.”
Allo stesso tempo, Cristian Papp — coordinatore dei programmi “Specie e aree protette” presso World Wide Fund Romania – ha spiegato, a Radio Romania, che lasciare cibo dentro i boschi è solo una misura a breve termine, che avrebbe come risultato, nel tempo, il semi-addomesticamento degli orsi. La ONG ambientale che lui rappresenta afferma che la soluzione adatta è di realizzare corridoi ecologici.
Cristian Papp: “Noi abbiamo redatto, quest’anno, una Guida per il trasporto durevole che è di aiuto alle autorità, soprattutto al Ministero dei Trasporti, ma anche di quello dell’Ambiente, affinché possano individuare le migliori soluzioni per garantire, da una parte, la tanto desiderata infrastruttura sviluppata, e, d’altra parte, riuscire a mantenere intatti gli habitat dei grandi carnivori.”
Cristian Pop ha aggiunto che la guida prevede anche misure chiare per evitare quelle situazioni, sempre più frequenti, in cui gli orsi entrano sulle autostrade. La guida aiuta le autorità ad individuare esattamente quelle zone critiche dove andrebbero realizzati dei tunnel, affinché gli orsi possano passare da una parte dell’autostrada all’altra.