La droga, all’attenzione del Consiglio Supremo di Difesa
Il Consiglio Supremo di Difesa del Paese tratta, per la prima volta, il traffico e il consumo di droga come un grave rischio alla sicurezza nazionale.
Bogdan Matei, 13.10.2023, 12:37
Per decenni si è creduto che la Romania fosse immune alla piaga della droga, che già dallo scorso secolo devastava l’Europa occidentale e il Nord America. Fino al 1989, lo stato poliziesco creato dalla dittatura comunista era praticamente impermeabile ai trafficanti. Più tardi, sono apparse teorie socioeconomiche secondo le quali i romeni sono usciti dal comunismo troppo poveri per avere soldi da spendere per droga. Queste illusioni rassicuranti sono andate progressivamente in frantumi, e oggi nei quartieri più poveri di Bucarest, che gli stessi residenti chiamano ghetti, la droga viene venduta per strada, in pieno giorno. I grandi festival di musica techno e generi affini, come Untold, che si svolge a Cluj, nel nord-ovest, o Neversea, a Constanța, nel sud-est, danno ogni volta alla Polizia l’occasione di annunciare quanti consumatori hanno identificato e quanti spacciatori hanno arrestato.
Una rete smantellata in un prestigioso liceo di Bucarest contava tra i suoi membri i figli di un dipendente del Ministero degli Esteri e di uno della Procura. Questa settimana, una giudice della Sezione penale del Tribunale di Suceava (nord) è stata arrestata per 30 giorni con l’accusa di corruzione, possesso di droga e divulgazione di informazioni non destinate alla pubblicità, che a quanto pare forniva a trafficanti già pedinati. Ma lo shock più forte nella società è avvenuto ad agosto, quando un giovane conducente drogato, pure lui di famiglia molto ricca, ha ucciso due persone in un incidente stradale, nella località di 2 Mai, sul Mar Nero.
Dopo tutta questa serie sinistra, il Consiglio Supremo di Difesa del Paese, guidato dal presidente Klaus Iohannis, ha deciso ieri di creare un gruppo di lavoro interistituzionale per prevenire e combattere efficacemente i rischi generati dal traffico e dal consumo di stupefacenti. Sarà composto da segretari di stato, rappresentanti del Servizio Romeno di Informazioni, procuratori e specialisti antidroga, tutti coordinati dal Governo. È la prima volta, notano i media, che il traffico e il consumo di droga vengono trattati come un grave rischio per la sicurezza individuale e nazionale. Il gruppo svilupperà un piano d’azione comune, con obiettivi, misure e responsabilità chiari, per prevenire e combattere efficacemente i rischi generati dal traffico e dal consumo.
Verranno istituiti gruppi di lavoro operativi anche a livello provinciale, poichè il flagello imperversa ovunque. L’Esecutivo analizzerà il quadro legislativo relativo al traffico e al consumo di droga e formulerà proposte di modifica e completamento degli atti normativi, al fine di colmare le lacune. Sempre ieri, il Governo ha annunciato l’aumento del numero dei posti di procuratore presso la Direzione per l’Investigazione dei Reati di Criminalità Organizzata e Terrorismo (DIICOT, la Procura antiterrorismo e antimafia). 25 nuovi dipendenti saranno assegnati alla lotta al traffico di droga a Bucarest e nella provincia-satellite di Ilfov, così come in altri punti sensibili del Paese.