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La dotazione dell’Esercito e l’industria nazionale di difesa

Il Consiglio Supremo di Difesa del Paese ha approvato martedì il Piano di dotazione dell’Esercito della Romania nei prossimi dieci anni, per un valore di circa 10 miliardi di euro. Il documento era stato ritirato dall’ordine del giorno della precedente seduta del Consiglio del 4 luglio, in quanto non rispettava l’Accordo politico nazionale, che prevede lo stanziamento del 2% del Pil alla difesa, assunto all’inizio del 2015 da tutti i partiti politici, su iniziativa del capo dello stato Klaus Iohannis. La forma rivista del Piano contempla una pianificazione multiannua dei programmi di dotazione, in sintonia con i provvedimenti della Strategia di dotazione dell’Esercito della Romania e del Programma riguardante la trasformazione, lo sviluppo e la dotazione dell’Esercito della Romania fino al 2026, si legge nel comunicato finale della Presidenza.

La dotazione dell’Esercito e l’industria nazionale di difesa
La dotazione dell’Esercito e l’industria nazionale di difesa

, 02.08.2017, 12:38

Il Consiglio Supremo di Difesa del Paese ha approvato martedì il Piano di dotazione dell’Esercito della Romania nei prossimi dieci anni, per un valore di circa 10 miliardi di euro. Il documento era stato ritirato dall’ordine del giorno della precedente seduta del Consiglio del 4 luglio, in quanto non rispettava l’Accordo politico nazionale, che prevede lo stanziamento del 2% del Pil alla difesa, assunto all’inizio del 2015 da tutti i partiti politici, su iniziativa del capo dello stato Klaus Iohannis. La forma rivista del Piano contempla una pianificazione multiannua dei programmi di dotazione, in sintonia con i provvedimenti della Strategia di dotazione dell’Esercito della Romania e del Programma riguardante la trasformazione, lo sviluppo e la dotazione dell’Esercito della Romania fino al 2026, si legge nel comunicato finale della Presidenza.

L’Esercito della Romania deve beneficiare di uno stanziamento coerente e costante delle risorse in quanto lo scarso finanziamento della difesa lederebbe gravemente l’adempimento delle missioni di base e la capacità operativa, precisa il documento. La Presidenza ricorda che, a maggio 2017, il Parlamento di Bucarest ha dato il via libera all’inizio delle procedure per l’assegnazione dei contratti attinenti a otto grossi programmi destinati alla dotazione dell’esercito, che superano i 100 milioni di euro ciascuno. Nell’attuazione di questi programmi con fondi multiannui pianificati, sarà coinvolta anche l’industria nazionale di difesa, che deve modernizzare e sviluppare capacità militari di produzione.

Il ministro della Difesa, Adrian Tutuianu, ha spiegato che tra questi programmi si annovera l’acquisto di sistemi missilistici Patriot dagli Stati Uniti e di altri 36 caccia multiruolo F16. Tutuianu dichiarava di recente che l’attuazione di questo programma di acquisti rafforzerà la capacità difensiva della Romania, consoliderà il fianco est della NATO e svilupperà e consoliderà il Partenariato Strategico tra la Romania e gli Stati Uniti, che ha celebrato quest’anno il 20/o anniversario. Il preventivo relativo ai missili Patriot, compresi il supporto tecnico e gli equipaggiamenti che Bucarest dovrebbe acquistare, ammonta a 3,9 miliardi di dollari. Stando al ministro della Difesa, gli altri programmi riguardano l’acquisto di corvette multiruolo, sistemi di installazioni mobili per il lancio di missili antinave, autoblindo 8×8 e 4×4, sistemi missilistici terra-aria a lunga gittata, sistemi integrati delle armi SHORAD, lanciarazzi multiplo a lunga gittata, nonchè la modernizzazione di veicoli da combattimento.

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