La DNA presenta il suo bilancio per il 2016
I procuratori anticorruzione romeni hanno ottenuto l’anno scorso 870 condanne in tribunale, tra cui otto parlamentari, un ministro, un eurodeputato, presidenti di consigli provinciali e decine di sindaci, mentre il tasso delle assoluzioni si è mantenuto inferiore alla media europea del 10%. Lo ha precisato il procuratore-capo della DNA, Laura Codruţa Kövesi, alla seduta di bilancio per il 2016, aggiungendo che l’anno scorso è stato estremamente difficile per l’istituzione che dirige, segnato da sfide legislative e attacchi senza precedenti contro l’attività della DNA e nei confronti dei procuratori anticorruzione.
Mihai Pelin, 24.02.2017, 13:19
I procuratori anticorruzione romeni hanno ottenuto l’anno scorso 870 condanne in tribunale, tra cui otto parlamentari, un ministro, un eurodeputato, presidenti di consigli provinciali e decine di sindaci, mentre il tasso delle assoluzioni si è mantenuto inferiore alla media europea del 10%. Lo ha precisato il procuratore-capo della DNA, Laura Codruţa Kövesi, alla seduta di bilancio per il 2016, aggiungendo che l’anno scorso è stato estremamente difficile per l’istituzione che dirige, segnato da sfide legislative e attacchi senza precedenti contro l’attività della DNA e nei confronti dei procuratori anticorruzione.
Il capo della DNA ha sottolineato che, nonostante le investigazioni penali svolte dalle istituzioni giudiziarie, c’è bisogno di misure chiare di prevenzione e di meccanismi di controllo, perché, diversamente, i cittadini continueranno a confrontarsi con il fenomeno della corruzione. Per quanto riguarda l’abuso d’ufficio, Laura Codruţa Kovesi ha detto che in seguito alla decisione della Corte Costituzionale dell’estate scorsa, i tribunali hanno applicato in maniera diversa questa decisione interpretativa. Così, più di 70 persone sono state condannate per abuso d’ufficio per aver trasgredito la legge, e 15 sono state assolte.
Laura Codruţa Kövesi: “Esiste adesso un ampio dibattito nella società sull’abuso d’ufficio. La Corte Costituzionale non ha depenalizzato l’abuso d’ufficio. Il reato di abuso d’ufficio non è stato dichiarato contrario alla legge fondamentale, come si cerca intensamente di suggerire. E’ stato dichiarato costituzionale, nella misura in cui tramite il sintagma “in modo difettoso” si intende “con la trasgressione della legge”.”
L’abuso d’ufficio è stato, ultimamente, oggetto di molti colloqui nello spazio pubblico, e Kovesi ha spiegato che più di un quarto delle persone rinviate a giudizio nel 2016 sono state accusate di questo delitto.
All’evento ha partecipato anche il procuratore generale Augustin Lazăr, il quale ha affermato che ciascun’incidente processuale dei procuratori anticorruzione è sfruttato dai mass-media e utilizzato contro gli inquirenti e persino contro la giustizia. Nella sua opinione, un tasso delle assoluzioni di circa il 10% è ragionevole, nel contesto in cui la DNA svolge la sua attività sotto pressione e in condizioni ostili.
Augustin Lazăr: “Gli incolpati usano spesso il potere, l’influenza e la pressione, l’impressionante arsenale, giuridico e mediatico di cui dispongono per intimorire i testimoni e per sfruttare qualsiasi incongruenza apparsa in alcune requisitorie.”
In tutto, più di 226 milioni di euro dovranno entrare alle casse dello stato, dopo che i giudici hanno deciso di confiscare tale somma nei dossier presentati dai procuratori anticorruzione. Il presidente Klaus Iohannis, presente pure lui al bilancio della DNA, ha consigliato le istituzioni competenti incaricate del recupero dei danni di svolgere un’attività sostenuta, perché i cittadini hanno grandi aspettative in questo campo. (tr. G.P.)