La designazione del premier, dopo Natale
Mihai Pelin, 23.12.2016, 16:52
Il nuovo Parlamento di Bucarest
ha cominciato già a lavorare. Il PSD, il vincitore incontestabile delle elezioni
dell’11 dicembre, con il 45% dei voti, assieme all’alleato junior, ALDE, hanno
formato un’alleanza con una maggioranza confortevole nel Legislativo,
sostenuta, anche dall’UDMR. L’Unione non farà però parte anche dell’Esecutivo.
Assieme, i tre partiti hanno quasi il 57% e le cose sembrano abbastanza chiare,
nel senso che non avranno problemi a promuovere i progetti legislativi nel
futuro. L’opposizione sembra abbastanza fragile, con un PNL alla deriva,
un’Unione Salvate Romania per la prima volta nel Parlamento e un Partito
Movimento Popolare che ha appena superato la soglia elettorale, tutti e tre con
il 34% dei suffragi.
Come tappa procedurale, i
partiti si sono divisi le commissioni di specialità e come c’era d’aspettarsi,
i socialdemocratici ricoprono la presidenza della maggior parte di esse in ambo
le Camere. Il co-presidente dell’ALDE, Calin Popescu Tariceanu, è stato
rieletto presidente del Senato, e il leader socialdemocratico, Liviu Dragnea, è
stato eletto presiedente della Camera dei Deputati, I due sono stati candidati
unici per gli incarichi. Se il nuovo potere legislativo è regolamentato, quello
esecutivo deve ancora aspettare. Durante le consultazioni con il presidente
Klaus Iohannis, il PSD ha proposto Sevil Shhaideh, e il Partito Movimento
Popolare Eugen Tomac. L’ultima proposta è piuttosto simbolica, se prendiamo in
calcolo la percentuale molto bassa, del 5%, ottenuta dal PMP alle elezioni,
invece quella dei democratici, sebbene sorprendente, è seria. 52enne, Sevil
Shaiddeh è la prima donna proposta premier in Romania e proviene dalla
minoranza turco-tartara. Si è laureata presso l’Accademica di Studi Economici e
ha ricoperto più cariche nell’amministrazione pubblica, poi è stata segretario
di stato e ministro dello Sviluppo. Ha seguito corsi di perfezionamento ed è
diventata esperto nell’amministrazione pubblica, essendo anche manager in varie
istituzioni. Tutti si aspettavano che fosse designata sin da gioedi’, nel
contesto in cui Dragnea ha affermato che non proporrà un altro candidato
all’incarico di premier.
Tuttavia, al termine delle
consultazioni con i partiti parlamentari, il presidente Iohannis ha rinviato
fino a dopo il Natale la designazione di un premier. Egli ha precisato che nei
prossimi giorni svolgerà discussioni su questo tema. Il leader
socialdemocratico, Liviu Dragnea, si è mostrato deluso dalla decisione del
presidente di rinviare la designazione del premier, sottolineando che il
Parlamento era già preparato per l’ascolto e la votazione dei nuovi ministri.
Dal canto suo, il co-presidente dell’ALDE, Calin Popescu Tariceanu, ha
menzionato che il periodo in cui la Romania è diretta da un governo interinale
dev’essere quanto più breve, cosicchè le leggi importanti possano essere
adottate in tempo. Dall’opposizione, il presidente interinale del PNL, Raluca
Turcanu, ha precisato che è il diritto costituzionale del presidente fare
un’analisi quanto più seria della proposta sulla designazione del premier. (traduzione di Adina Vasile)