La crisi catalana, vista da Bucarest
La Romania ha ribadito il suo fermo sostegno alla sovranità e all’integrità territoriale della Spagna, respingendo la dichiarazione unilaterale d’indipendenza della Catalogna. Secondo un comunicato del Ministero degli Esteri di Bucarest, la Spagna è un alleato importante e un partner strategico della Romania, e questi rapporti si riflettono sia a livello bilaterale, che nell’UE e in piano internazionale. La legittimità di qualsiasi processo o azione che riguarda l’ordine interno di uno stato risiede nella sua conformità con la legge fondamentale, con l’ordine di diritto nel rispettivo stato — si precisa ancora nel comunicato. In tale contesto, la Romania si dichiara a favore del rispetto del diritto internazionale, che non permette cambiamenti territoriali senza l’accordo dello stato coinvolto.
Daniela Budu, 31.10.2017, 14:19
La Romania ha ribadito il suo fermo sostegno alla sovranità e all’integrità territoriale della Spagna, respingendo la dichiarazione unilaterale d’indipendenza della Catalogna. Secondo un comunicato del Ministero degli Esteri di Bucarest, la Spagna è un alleato importante e un partner strategico della Romania, e questi rapporti si riflettono sia a livello bilaterale, che nell’UE e in piano internazionale. La legittimità di qualsiasi processo o azione che riguarda l’ordine interno di uno stato risiede nella sua conformità con la legge fondamentale, con l’ordine di diritto nel rispettivo stato — si precisa ancora nel comunicato. In tale contesto, la Romania si dichiara a favore del rispetto del diritto internazionale, che non permette cambiamenti territoriali senza l’accordo dello stato coinvolto.
La situazione creata in Catalogna riguarda l’ordine interno della Spagna, aggiunge la diplomazia romena, auspicando che la situazione torni, il prima possibile, nei parametri dell’ordine costituzionale di questo stato. Anche il Ministero per i Romeni nel Mondo ha annunciato che segue con massima attenzione e interesse i recenti avvenimenti nella regione spagnola. Secondo un comunicato, già dalla fase organizzativa del referendum per l’indipendenza, l’equipe di monitoraggio creata presso il Ministero per i Romeni nel Mondo è stata in permanente contatto con le associazioni dei romeni, con le parrocchie della regione, con le missioni diplomatiche della Romania sul territorio spagnolo, per conoscere direttamente la situazione reale degli oltre 130.000 cittadini romeni di Catalogna, sui circa un milione che vivono in Spagna.
Il Ministero per i Romeni nel Mondo raccomanda ai cittadini romeni che si trovano nella regione di contattare le autorità romene, per segnalare qualsiasi situazione che potrebbe incidere sulla loro sicurezza. Inoltre, i cittadini romeni sono pregati di riferire alle missioni diplomatiche della Romania qualsiasi situazione che potrebbe influire negativamente sui loro rapporti di lavoro e sulla relazione con le autorità e le istituzioni locali, e altri incidenti generati dall’attuale contesto.
Per i cittadini romeni che desiderano tornare a casa, il Ministero per i Romeni nel Mondo ha presentato le facilità messe a loro disposizione dal Governo romeno. Tutti i messaggi dei romeni della regione possono essere trasmessi in formato elettronico all’equipe di monitoraggio della situazione in Catalogna presso il Ministero per i Romeni nel Mondo.
Per il momento, la crisi politica in Catalogna, dove il parlamento regionale ha dichiarato in maniera unilaterale l’indipendenza, misura seguita dalla decisione del governo centrale di Madrid di imporre temporaneamente l’amministrazione diretta, non ha grandi effetti sui romeni della regione, come dichiarano i rappresentanti di varie associazioni dei romeni, ma anche i romeni che lavorano in Spagna. Loro ammettono però che, probabilmente, nel prossimo periodo, alcuni romeni dovranno far fronte alla disoccupazione, ma la situazione non sarà diversa neanche per i catalani. (tr. G.P.)