La bozza della Finanziaria, all’esame del Parlamento
Se non succederà nulla di imprevisto, il 15 febbraio la Romania avrà pronta, finalmente, la finanziaria per l’anno in corso. Adottata dal Governo PSD-ALDE, la bozza della Finanziaria è arrivata al Parlamento, per emendamenti, esame nelle commissioni di specialità e dibattiti nella plenaria. Le direzioni del Senato e della Camera hanno deciso che il voto finale si svolga venerdì. La costruzione del bilancio è basata su una crescita economica del 5,5%, un deficit del 2,5% e un PIL di oltre mille miliardi di lei (pari a oltre 200 miliardi di euro). La bozza prevede inoltre il mantenimento dello stanziamento del 2% del PIL alla difesa, in conformità agli impegni che la Romania si è assunta nei confronti dei suoi alleati della NATO.
Bogdan Matei, 11.02.2019, 13:26
Se non succederà nulla di imprevisto, il 15 febbraio la Romania avrà pronta, finalmente, la finanziaria per l’anno in corso. Adottata dal Governo PSD-ALDE, la bozza della Finanziaria è arrivata al Parlamento, per emendamenti, esame nelle commissioni di specialità e dibattiti nella plenaria. Le direzioni del Senato e della Camera hanno deciso che il voto finale si svolga venerdì. La costruzione del bilancio è basata su una crescita economica del 5,5%, un deficit del 2,5% e un PIL di oltre mille miliardi di lei (pari a oltre 200 miliardi di euro). La bozza prevede inoltre il mantenimento dello stanziamento del 2% del PIL alla difesa, in conformità agli impegni che la Romania si è assunta nei confronti dei suoi alleati della NATO.
Il presidente dell’ALDE e del Senato, Călin Popescu-Tăriceanu, ammette che la bozza è perfettibile: Purtroppo, neghi ultimi anni, forse anche a causa delle leggi molto complicate sugli acquisti pubblici, ogni fine anno notiamo che le somme stanziate ai diversi capitoli di spesa, soprattutto quelle per gli investimenti, non vengono spese. È probabilmente una carenza della legge, ma anche una del modo in cui si organizzano le istituzioni dell’amministrazione centrale e, per questo motivo, rimaniamo senza soldi. Perciò, se non li spendiamo tutti, che senso ha metterne più soldi?”
L’uomo forte del Potere, presidente della Camera e capo del PSD, Liviu Dragnea, sostiene, dal canto suo, che la bozza della finanziaria si presenti bene, ma che una parte delle somme stanziate in più ai servizi di informazioni debbano essere re-direzionati a settori più importanti, come la salute. Associata con la maggioranza tramite un protocollo di collaborazione permanente, l’UDMR sostiene l’aumento dei budget stanziati alle comunità locali. I sindaci delle grandi città, sia liberali che socialdemocratici, sono dello stesso parere. Loro lamentano il fatto che, sebbene siano stati stanziati più soldi all’amministrazione locale, i comuni dovrebbero farsi carico di gran parte delle spese sociali, che prima erano a carico del bilancio centrale. La rivale più vocale di Dragnea nel partito, il sindaco della Capitale, Gabriela Firea, afferma addirittura che la città perderà 180 milioni di euro, cioè quasi un quarto del budget.
Dall’opposizione, il PNL lamenta il fatto che i parlamentari hanno ricevuto molto tardi la bozza della finanziaria. La deputata liberale Raluca Turcan: Purtroppo, abbiamo informazioni sempre più consistenti che il PSD e l’ALDE hanno trasmesso volutamente la bozza della finanziaria in condizioni che trasgrediscono la Costituzione, appunto per rinviare il voto, il dibattito sulla finanziaria e la sua entrata in vigore, per guadagnare tempo per quanto riguarda le spese che si devono assumere.” Il PMP ha già annunciato che sta pensando di contestare il documento alla Corte Costituzionale. Mentre l’USR critica la bozza della Finanziaria affermando che non è della Romania, ma rappresenta il frutto della creatività di un gruppo ristretto di politici, con cifre basate su scenari molto ottimistici.