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La bozza della finanziaria 2023

Il ministero delle Finanze di Bucarest ha pubblicato la bozza della finanziaria per il prossimo anno, assicurando che il documento è stato concepito in modo tale da trasmettere un messaggio di fiducia, realismo, coerenza e responsabilità. I calcoli dei finanzieri si basano su una crescita economica del 2,8% del PIL, un tasso inflazionistico annuo dell8%, un numero crescente di salariati e un tasso di disoccupazione in calo fino al 2,7%. Le entrate di bilancio sono stimate a quasi 540 miliardi di lei (108 miliardi di euro), mentre le spese arriverebbero a circa 608 miliardi (121 miliardi di euro). Pertanto, per il 2023, il deficit di bilancio è stimato al 4,4% del PIL, ma dovrebbe scenderebbe al 2,95% nel 2024.



Tra gli obiettivi per l’anno prossimo dellattuale governo di coalizione vi sono finanze pubbliche sane, focalizzate sul sostegno ai soggetti più vulnerabili e alle PMI, sulla riforma del lavoro e delle pensioni, ma anche sul rafforzamento del governo d’impresa delle aziende statali, attraverso lutilizzo delle migliori pratiche a livello europeo, al fine di migliorare le loro prestazioni. Non saranno introdotte nuove tasse, ma ci saranno ampi investimenti – ha dichiarato il ministro delle Finanze, Adrian Câciu: “Quello che posso dire è che non saranno introdotte nuove tasse, ma ci saranno ampi investimenti, non solo pubblici. Il budget dell’anno prossimo è costruito su un volume di investimenti direi storico e voglio vederlo realizzato. Quindi, una cifra pari a 112 miliardi di lei, il 7,2% del PIL; ma la cosa più importante è investire nel capitale romeno e nelleconomia. Sebbene abbiamo un gran numero di aziende a capitale romeno, la quota di valore aggiunto sul PIL non è così importante e deve essere sostenuta e aumentata. Questo può essere fatto solo attraverso la riconversione economica, il passaggio dalleconomia di consumo e dalla dipendenza esterna alleconomia di produzione nelleconomia domestica.”



La bozza della finanziaria per il 2023 prevede inoltre laumento, dal 1° gennaio, del 10% della retribuzione lorda dei dipendenti pubblici e del 12,5% del punto pensione, la compensazione delle ore di lavoro straordinario solo con tempo libero e il congelamento dell’importo dellindennità alimentare al livello del 2022. Allo stesso tempo, si prevede di aumentare lo stipendio base minimo lordo nel Paese a 3.000 lei al mese (circa 600 euro). Stanziamenti molto più elevati sono previsti per i ministeri della Difesa, dello Sviluppo, dei Trasporti o dellIstruzione. Invece, tra i settori che riceverebbero meno fondi ci sono l’Energia, la Giustizia o la Salute.

La bozza della finanziaria 2023
La bozza della finanziaria 2023

, 07.12.2022, 13:56

Il ministero delle Finanze di Bucarest ha pubblicato la bozza della finanziaria per il prossimo anno, assicurando che il documento è stato concepito in modo tale da trasmettere un messaggio di fiducia, realismo, coerenza e responsabilità. I calcoli dei finanzieri si basano su una crescita economica del 2,8% del PIL, un tasso inflazionistico annuo dell8%, un numero crescente di salariati e un tasso di disoccupazione in calo fino al 2,7%. Le entrate di bilancio sono stimate a quasi 540 miliardi di lei (108 miliardi di euro), mentre le spese arriverebbero a circa 608 miliardi (121 miliardi di euro). Pertanto, per il 2023, il deficit di bilancio è stimato al 4,4% del PIL, ma dovrebbe scenderebbe al 2,95% nel 2024.



Tra gli obiettivi per l’anno prossimo dellattuale governo di coalizione vi sono finanze pubbliche sane, focalizzate sul sostegno ai soggetti più vulnerabili e alle PMI, sulla riforma del lavoro e delle pensioni, ma anche sul rafforzamento del governo d’impresa delle aziende statali, attraverso lutilizzo delle migliori pratiche a livello europeo, al fine di migliorare le loro prestazioni. Non saranno introdotte nuove tasse, ma ci saranno ampi investimenti – ha dichiarato il ministro delle Finanze, Adrian Câciu: “Quello che posso dire è che non saranno introdotte nuove tasse, ma ci saranno ampi investimenti, non solo pubblici. Il budget dell’anno prossimo è costruito su un volume di investimenti direi storico e voglio vederlo realizzato. Quindi, una cifra pari a 112 miliardi di lei, il 7,2% del PIL; ma la cosa più importante è investire nel capitale romeno e nelleconomia. Sebbene abbiamo un gran numero di aziende a capitale romeno, la quota di valore aggiunto sul PIL non è così importante e deve essere sostenuta e aumentata. Questo può essere fatto solo attraverso la riconversione economica, il passaggio dalleconomia di consumo e dalla dipendenza esterna alleconomia di produzione nelleconomia domestica.”



La bozza della finanziaria per il 2023 prevede inoltre laumento, dal 1° gennaio, del 10% della retribuzione lorda dei dipendenti pubblici e del 12,5% del punto pensione, la compensazione delle ore di lavoro straordinario solo con tempo libero e il congelamento dell’importo dellindennità alimentare al livello del 2022. Allo stesso tempo, si prevede di aumentare lo stipendio base minimo lordo nel Paese a 3.000 lei al mese (circa 600 euro). Stanziamenti molto più elevati sono previsti per i ministeri della Difesa, dello Sviluppo, dei Trasporti o dellIstruzione. Invece, tra i settori che riceverebbero meno fondi ci sono l’Energia, la Giustizia o la Salute.

Il ministro delle Finanze, Tánczos Barna (foto: gov.ro)
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