La Banca Centrale mantiene l’interesse di riferimento
Gli analisti si aspettavano che la Banca Centrale della Romania modificasse le coordinate della politica monetaria, però il Consiglio di Amministrazione ha deciso di mantenere l’interesse di riferimento al 2,25% all’anno. Allo stesso tempo, la Banca Centrale ha deciso di mantenere all’1,25% all’anno l’interesse per l’allegerimento dei depositi e l’interesse per l’allegerimento dei mutui al 3,25% all’anno. Le aspettative degli analisti avevano come argomento la pressione dell’inflazione in aumento e un livello alto delle liquidità sul mercato.
Leyla Cheamil, 05.04.2018, 12:44
Gli analisti si aspettavano che la Banca Centrale della Romania modificasse le coordinate della politica monetaria, però il Consiglio di Amministrazione ha deciso di mantenere l’interesse di riferimento al 2,25% all’anno. Allo stesso tempo, la Banca Centrale ha deciso di mantenere all’1,25% all’anno l’interesse per l’allegerimento dei depositi e l’interesse per l’allegerimento dei mutui al 3,25% all’anno. Le aspettative degli analisti avevano come argomento la pressione dell’inflazione in aumento e un livello alto delle liquidità sul mercato.
Secondo un comunicato della Banca Centrale, il tasso inflazionistico annuo ha registrato un aumento significativo lo scorso gennaio, fino al 4,32%, dal 3,32% a dicembre 2017, seguito a febbraio da una crescita al 4,72%, leggermente inferiore al livello previsto. Le principali cause sono attinenti agli effetti di base associati alle diminuzioni ed eliminazioni di imposte indirette e tasse non fiscali nel periodo simile del precedente anno, ma anche ai recenti aumenti delle tariffe all’energia elettrica, al gas naturale e all’energia termica, nonchè all’aumento del prezzo dei combustibili, si legge nel comunicato.
Il Governatore della Banca Centrale della Romania, Mugur Isărescu, ha paragonato la lotta all’inflazione alla cura di una malattia: Noi diciamo che una buona cura vuol dire non solo la medicina, ma anche la dosi e la frequenza con la quale viene somministrata e abbiamo deciso, tenuto conto che non tutti gli effetti delle misure prese nei mesi precedenti si notano sul mercato. In più, abbiamo delle modifiche a livello europeo. Dobbiamo aspettare e vedere come reagiscono i mercati, cosa succede in Europa e quale sarà l’evoluzione del l’inflazione. Secondo le nostre previsioni, arriverà intorno al 5%, cioè ad un tetto inflazionistico, poi scenderà. Si vedrà se le nostre previsioni saranno confermate o meno e ulteriormente prenderemo delle misure.
Il Governatore della Banca Centrale, Mugur Isărescu, ha ripetuto il messaggio trasmesso ultimamente alle banche commerciali, cioè che devono aumentare gli interessi per i depositi: Qualsiasi dati guardassimo, gli interessi per i depositi sono inferiori all’1%. Quindi c’è posto nelle banche commerciali per aumenti di interessi concessi ai clienti per i loro depositi, i tassi di interesse nel settore depositi possono ancora aumentare parecchio.
Il Governatore della Banca Centrale delle Romania ha richiamato l’attenzione delle banche sul fatto che l’attuale eccesso di liquidità sul mercato può scomparire rapidamente, così come è anche apparso perché si tratta dell’attività ciclica della Tesoreria dello Stato. La Tesoreria agisce come la maggiore banca in Romania e ci sono periodi in cui incassa di più, ma anche momenti in cui ha pagamenti importanti da fare, ha spiegato Mugur Isarescu.