Jean-Claude Juncker a Bucarest
Per la prima volta in visita in Romania da quando ha assunto il mandato di presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker ha avuto un’agenda molto impegnativa. Il presidente della Commissione Europea ha tenuto un discorso nel Parlamento di Bucarest, si è incontrato con il capo dello stato, Klaus Iohannis, e con il premier del Governo di sinistra, Sorin Grindeanu, ed ha partecipato ad un dialogo con i cittadini sul futuro dell’Europa, accanto al commissario europeo per la politica regionale, Corina Creţu, che rappresenta la Romania nell’Esecutivo comunitario. L’adesione della Romania all’Area Schengen, la rimozione del Meccanismo di Cooperazione e Verifica (MCV), tramite cui la Commissione sta monitorando l’andamento della giustizia in Romania già dall’adesione del nostro Paese all’UE, nel 2007, il contrasto della corruzione e l’assorbimento dei fondi comunitari sono stati i principali argomenti discussi dall’esponente europeo.
Florentin Căpitănescu, 12.05.2017, 14:36
Per la prima volta in visita in Romania da quando ha assunto il mandato di presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker ha avuto un’agenda molto impegnativa. Il presidente della Commissione Europea ha tenuto un discorso nel Parlamento di Bucarest, si è incontrato con il capo dello stato, Klaus Iohannis, e con il premier del Governo di sinistra, Sorin Grindeanu, ed ha partecipato ad un dialogo con i cittadini sul futuro dell’Europa, accanto al commissario europeo per la politica regionale, Corina Creţu, che rappresenta la Romania nell’Esecutivo comunitario. L’adesione della Romania all’Area Schengen, la rimozione del Meccanismo di Cooperazione e Verifica (MCV), tramite cui la Commissione sta monitorando l’andamento della giustizia in Romania già dall’adesione del nostro Paese all’UE, nel 2007, il contrasto della corruzione e l’assorbimento dei fondi comunitari sono stati i principali argomenti discussi dall’esponente europeo.
La Romania deve far parte dell’Area Schengen, perché ha adempiuto a tutti i criteri, ha dichiarato Juncker, aggiungendo che l’adesione deve aver luogo entro l’inizio del 2019, quando la Romania assumerà la presidenza semestrale del Consiglio UE. Fino allora, ha sottolineato il presidente della Commissione Europea, dovrà essere rimosso anche il Meccanismo di Cooperazione e Verifica, perché la Romania ha fatto importanti sforzi negli ultimi dieci anni ed ha registrato progressi significativi nella riforma del sistema giudiziario e nella lotta alla corruzione. Non puoi presiedere l’UE avendo la sensazione di essere controllato, osservato dagli altri — ha affermato francamente il presidente Juncker.
Tuttavia, egli ha attirato l’attenzione sul fatto che la rimozione dell’MCV non rappresenta la fine o il regresso delle riforme, anzi implica un più di cooperazione. Conto sulla celerità delle autorità romene e, in particolar modo, del Parlamento per garantire l’irreversibilità dei progressi realizzati nel campo della giustizia, ha dichiarato Juncker nel suo discorso nel Legislativo. Di fronte ai parlamentari romeni, egli ha aggiunto che la fiducia dei cittadini si conquista rispettando l’indipendenza della giustizia e la separazione dei poteri nello stato.
Per quanto riguarda la corruzione in Romania, il presidente della Commissione Europea ha dichiarato che è un male che bisogna sradicare. D’altra parte, Jean-Claude Juncker ha assicurato che la Romania può contare sul sostegno incondizionato della Commissione per attirare fondi europei. È chiaro — ha aggiunto l’esponente europeo — che Bucarest deve ancora lavorare al capitolo capacità di assorbimento. L’idea di un’Europa a più velocità, concetto fermamente respinto dalle autorità romene, la Brexit e i rapporti UE-Russia si sono annoverati tra gli altri argomenti analizzati durante la visita. (tr. G.P.)