Istruzione: varianti per il nuovo anno scolastico
Mancano meno di due mesi all’inizio del nuovo anno scolastico, però, a causa della pandemia di COVID 19, non si sa esattamente come si svolgeranno le lezioni. Se consideriamo l’attuale situazione, in cui il numero dei contagi è in aumento in Romania, molto probabilmente si continuerà con i corsi online. Il Ministero dell’Istruzione sta analizzando più scenari e uno di questi è l’alternazione dei corsi nelle aule con quelli a distanza, tramite internet. La ministra Monica Anisie afferma che il migliore scenario sarebbe, se il Ministero della Salute lo raccomanderà, che alcuni alunni andassero a scuola e altri seguissero i corsi online, organizzando turni in funzione della situazione epidemiologica. La decisione finale sarà presa da un gruppo interministeriale, creato a livello del Governo.
Eugen Coroianu, 14.07.2020, 12:48
Mancano meno di due mesi all’inizio del nuovo anno scolastico, però, a causa della pandemia di COVID 19, non si sa esattamente come si svolgeranno le lezioni. Se consideriamo l’attuale situazione, in cui il numero dei contagi è in aumento in Romania, molto probabilmente si continuerà con i corsi online. Il Ministero dell’Istruzione sta analizzando più scenari e uno di questi è l’alternazione dei corsi nelle aule con quelli a distanza, tramite internet. La ministra Monica Anisie afferma che il migliore scenario sarebbe, se il Ministero della Salute lo raccomanderà, che alcuni alunni andassero a scuola e altri seguissero i corsi online, organizzando turni in funzione della situazione epidemiologica. La decisione finale sarà presa da un gruppo interministeriale, creato a livello del Governo.
La variante virtuale delle lezioni è stata applicata a cominciare da questa primavera, dopo l’istituzione dello stato di emergenza, per contenere la diffusione del nuovo coronavirus. I docenti, le scuole e gli alunni hanno dovuto adattarsi strada facendo a questo tipo inedito d’insegnamento, affinché il processo d’istruzione potesse continuare. Come ammettevano anche esponenti del Ministero dell’Istruzione, le cose hanno funzionato meglio nell’ambiente urbano che in quello rurale, soprattutto a causa delle differenze di possibilità materiali. D’altra parte, anche se la Romania si piazza ai primi posti a livello mondiale dal punto di vista della velocità d’internet, fatto che favorisce questo tipo d’istruzione, non tutta la gente ha accesso a internet.
Di conseguenza, il Parlamento di Bucarest ha adottato una legge secondo cui il Ministero dell’Istruzione dovrà mettere a disposizione degli alunni e del corpo docente l’infrastruttura necessaria, dispositivi e connessione a internet per garantire loro l’accesso alla Biblioteca Scolastica Virtuale, alla piattaforma scolastica di e-learning e ad altre piattaforme d’istruzione approvate. Sono già iniziate le prime donazioni di iPad e la ministra dell’Istruzione afferma che, fino all’inizio del nuovo anno scolastico, la questione dei dispositivi per le lezioni online dovrebbe essere risolta in tutte le comunità svantaggiate. Si sono impegnate in queste pratiche anche la società civile e la Chiesa Ortodossa Romena.
Nel frattempo si sono svolti gli esami nazionali e di maturità, entrambi in condizioni speciali di sicurezza sanitaria. Gli alunni sono andati a scuola per sostenere gli esami, però hanno osservato certe regole (mascherine, distanziamento), mentre chi aveva la febbre, oppure era in isolamento ha avuto a disposizione sessioni speciali. Della materia d’esame è stata eliminata quella dell’ultimo semestre, in cui c’è stata la pandemia. La ministra Monica Anisie ha ringraziato gli oltre 76.000 docenti, direttori, ispettori, ma anche le autorità locali per la perfetta organizzazione delle condizioni per lo svolgimento degli esami, di modo che gli alunni siano in sicurezza. Complimenti per il modo in cui si sono adattati alle nuove situazioni hanno ricevuto anche gli alunni e i genitori. E’ stata una sfida per noi tutti, ha concluso un esponente del Ministero dell’Istruzione.