Istruzione: scuole riaprono battenti in Romania
Oltre 3 milioni di alunni tornano dal 15 settembre nelle scuole, che aprono i battenti in Romania per l’anno 2014-2015, strutturato, come il precedente, in due semestri. Il calendario prevede 177 giorni di corsi e 34 di ferie, cui si aggiungono le vacanze estive, tranne poche eccezioni per le classe terminali liceali. Il nuovo anno inizia con scuole meglio preparate rispetto allo scorso anno.
Valentin Țigău, 15.09.2014, 12:56
Permangono certi problemi con i libri scolastici della prima e delle seconda elementare, compresa la variante digitale, il cui contentuo è stato rinnovato. Gli alunni non li hanno ancora ricevuti, in quanto la gara d’appalto è stata contestata e la scandenza per la stampa rinviata. Il problema è stato ampiamente commentato dalla società civile e speculato politicamente dai partiti all’opposizione.
Il Ministro dell’Istruzione, Remus Pricopie, ha lasciato persino intendere che il rinvio della stampa dei libri scolastici per la prima e la seconda elementare fosse un atto deliberato, volto a screditare il governo. Il premier Victor Ponta ha sottolineato che l’argomento dei libri scolastici non va sfruttato in maniera populista e ha promesso che prenderà delle misure se saranno individuati errori o sregolatezze nelle procedure d’appalto.
Il nuovo anno scolastico porta anche una serie di novità, tra cui una lista di corsi opzionali, da architettura o scacchi fino alla storia del jazz, ma anche un regolamento di condotta, un contratto educativo con i genitori e impegni per insegnanti e alunni.
Il regolamento di organizzazione e funzionamento delle scuole e dei licei è una prima negli ultimi dieci anni in Romania. Il documento include sia provvedimenti relativi alla condotta degli insegnanti e degli alunni, che gli obblighi dei genitori, tra cui quella di garantire la presenza dei figli nell’insegnamento obbligatorio e di prendere delle misure per mandarli a scuola fino al compimento degli studi.
Lo stesso regolamento vieta agli alunni l’uso del cellulare durante i corsi e, ovviamente, il possesso, il consumo o la vendita a scuola e fuori scuola di droga, bevande alcoliche, cigarette, nonchè la partecipazione a giochi d’azzardo. Il regolamento introduce anche un contratto educativo tra scuola e genitori, che stabilisce i diritti e gli obblighi delle parti. Il mancato adempimento agli impegni da parte della scuola costituirà cattiva condotta.