Istruzione: Governo adotta nuove leggi
In oltre 30 anni di post-comunismo romeno, non cè stato settore più soggetto a cambiamenti, spesso sconvolgenti, dellIstruzione. Linstabilità politica cronica ha fatto sì che alla direzione del Ministero dellIstruzione si succedessero diversi personaggi, tutti desiderosi di innovare e assicurarsi in tal modo la posterità. Però nessuno di loro è rimasto nellincarico per molto tempo e tutto quello che sono riusciti ad ottenere è stata la cancellazione delle riforme promosse dai predecessori.
Bogdan Matei, 30.03.2023, 13:45
In oltre 30 anni di post-comunismo romeno, non cè stato settore più soggetto a cambiamenti, spesso sconvolgenti, dellIstruzione. Linstabilità politica cronica ha fatto sì che alla direzione del Ministero dellIstruzione si succedessero diversi personaggi, tutti desiderosi di innovare e assicurarsi in tal modo la posterità. Però nessuno di loro è rimasto nellincarico per molto tempo e tutto quello che sono riusciti ad ottenere è stata la cancellazione delle riforme promosse dai predecessori.
Dopo tre decenni di continue innovazioni, i risultati sono ben visibili. Alunni e genitori, in ugual misura, lamentano la confusione creata dal continuo cambiamento delle regole del gioco. I romeni con possibilità finanziarie preferiscono mandare i propri figli a studiare allestero. I più bravi alunni romeni che hanno terminato un ciclo di studio scelgono, pure loro, di lasciare il Paese. Le scuole di mestieri non producono più gran che, perciò è sempre più difficile trovare un idraulico oppure un meccanico auto che sappia fare bene il suo mestiere. A causa dello stress e degli stipendi troppo bassi, non è più attraente neanche il mestiere di insegnante, cosicché soprattutto in campagna e nelle piccole città, sono sempre di più i supplenti a insegnare. Sebbene le cifre non siano sempre concordanti, gli studi di specialità attestano, tutti, un altissimo tasso di analfabetismo funzionale tra coloro che finiscono gli studi in Romania.
In questo contesto desolante, lattuale ministra dellIstruzione, Ligia Deca, annuncia cambiamenti significativi nel sistema, di cui afferma che sono in grado di migliorare la situazione. Elaborati sotto il suo coordinamento, i disegni di legge sullistruzione sono stati approvati, ieri, dal Governo e saranno trasmessi al Parlamento per il dibattito e ladozione. Il pacchetto di leggi si basa sulla visione del progetto “La Romania istruita”, lanciato poco dopo linsediamento, nel 2014, del presidente romeno Klaus Iohannis, lui stesso ex insegnante di scuola superiore.
La Legge sullistruzione superiore mira a combattere labbandono universitario e a sostenere la cooperazione delle università romene con quelle nel resto dellEuropa. La Legge sullistruzione preuniversitaria mira principalmente a ridurre labbandono scolastico e lanalfabetismo funzionale. La ministra Deca promette anche di mettere al centro del sistema distruzione lalunno e di stimolare le potenzialità che ogni alunno ha. Per lapplicazione delle nuove leggi sono stati stanziati oltre tre miliardi di euro, ricevuti dalla Romania da Bruxelles, attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Ligia Deca si dichiara convinta che le Leggi sullistruzione passeranno in Parlamento con procedura durgenza, fatto criticato dallUSR (allopposizione), che accusa la coalizione al governo PSD-PNL-UDMR di volere un pacchetto legislativo adottato in fretta, senza dibattiti seri. LUnione annuncia, inoltre, che sta preparando emendamenti per ciò che definisce una vera e propria riforma del sistema.