Istruzione: al via un nuovo anno scolastico
Nella maggioranza delle unità scolastiche romene, l’anno scolastico 2021 – 2022 è iniziato in presenza, ma nel rispetto di rigorose misure di protezione sanitaria nel contesto dell’impennata dei contagi giornalieri da SARS-CoV-2. È il secondo anno in cui la scuola inizia in condizioni di pandemia, con un numero di contagi giornalieri quasi doppio rispetto al 2020. La maggior parte dei tre milioni di alluni romeni torneranno in classe, ma ci sono alcune migliaia che faranno le lezioni on line a causa dell’alto numero di contagi registrato nelle loro località oppure a causa delle mancate riparazioni nelle scuole.
Daniela Budu, 13.09.2021, 12:00
Nella maggioranza delle unità scolastiche romene, l’anno scolastico 2021 – 2022 è iniziato in presenza, ma nel rispetto di rigorose misure di protezione sanitaria nel contesto dell’impennata dei contagi giornalieri da SARS-CoV-2. È il secondo anno in cui la scuola inizia in condizioni di pandemia, con un numero di contagi giornalieri quasi doppio rispetto al 2020. La maggior parte dei tre milioni di alluni romeni torneranno in classe, ma ci sono alcune migliaia che faranno le lezioni on line a causa dell’alto numero di contagi registrato nelle loro località oppure a causa delle mancate riparazioni nelle scuole.
Nelle 12 località con un’incidenza dei contagi di oltre sei per mille, imparano 2.400 allievi, cui si aggiungono gli allievi delle scuole con problemi di infrastruttura, 2.000 nel Paese e 2.723 nella capitale Bucarest. Quindi, 7.000 del totale di quasi tre milioni di allievi saranno costretti a fare lezioni on line, ha precisato Il ministro romeno dell’Istruzione, Sorin Cîmpeanu.
Secondo le autorità, le lezioni si terranno in presenza fino a quando sarà toccato il tasso di incidenza dei contagi di 6 per mille nella loro località, e l’uso della mascherina di protezione diventerà obbligatorio in classe. Una volta superata questa soglia, tutti gli allievi passeranno alle lezioni on line, ad eccezione degli allievi delle scuole speciali. Restano aperti, inoltre, asili nido e scuole dell’infanzia. Il premier romeno, Florin Cîţu, ha chiesto ai rappresentanti delle Direzioni di salute pubblica di assicurarsi che nelle scuole sono disponibili sufficienti mascherine e ha attirato l’attenzione che ci sono anche altri problemi che vanno risolti quanto più rapidamente.
Ci sono 253 scuole in cui non sono state assicurate le misure igienico-sanitarie necessarie. La situazione va risolta quanto prima. Ci sono altre 53 scuole che non hanno assicurati i prodotti per la pulizia, l’igiene e la disinfezione, e altre 139 che hanno problemi con gli impianti di riscaldamento. Arriverà il freddo e non possiamo tenere i bambini in simili condizioni. Questa situazione va risolta, ha detto il premier.
Le autorità hanno espresso la speranza che saranno compiuti progressi importanti nella vaccinazione degli allievi dopo l’inizio dell’anno scolastico nel contesto in cui c’è la disponibilità a mandare apposite equipe mobili nelle scuole. Quasi il 61% dei 300.000 dipendentidel settore insegnamento sono attualmente vaccinati. Vaccinato, secondo le autorità, anche il 15% degli allievi di oltre 12 anni. L’attuale anno scolastico avrà 34 settimane e si concluderà l’11 giugno del 2022. Tutti gli allievi avranno due vacanze: d’inverno, dal 23 dicembre al 10 gennaio, e di primavera, dal 15 aprile al 1 maggio. Gli alluni delle scuole dell’infanzia e delle elementari avranno una vacanza supplementare dal 25 – 31 ottobre.